PALERMO ZAMPARINI ARBITRI CORRUTTIBILI / PALERMO – Maurizio Zamparini non si smentisce mai. Il presidente del Palermo, all’indomani della vittoria nel derby contro il Catania, conferma la sua decisione di lasciare la squadra siciliana, deluso dall’intero movimento calcistico: “Voglio trovare il mio successore, sono deluso – ha detto a ‘Radio Anch’io lo Sport’ -. Il nostro calcio, come il nostro paese, è dominato da poteri, invece, dovrebbero contare solo i valori sportivi. I poteri fanno pressioni anche mediatiche sulle istituzioni affinchè le cose non cambino. Se investissi 100 milioni e vincessi lo scudetto, il Palermo prenderebbe gli stessi soldi che prende ora. Inghilterra, Francia o Germania dovrebbero essere esempi: lì la meritocrazia viene premiata. Ecco perchè i magnati stranieri comprano i club in Inghilterra: lì, chi investe e vince viene premiato”.
ARBITRI – Non solo il potere delle istituzioni e dei grandi club, ma anche quello della classe arbitrale nel mirino di Zamparini esposto, a suo dire, al pericolo della corruzione: “Gli arbitri sono vittime del sistema. Ora sono autoreferenti, hanno un’autonomia che deve essere regolata. E’ stata presa una strada sbagliata, perchè gli arbitri diventano un altro potere e diventano corruttibili. Gli arbitri non si fanno corrompere per soldi ma per la carriera. E’ la storia che lo dice. Per anni, Collina non ha arbitrato la Juventus perchè non esitava ad assegnare rigori contro i bianconeri”. E’ un fiume in piena il presidente rosanero: “Io ho denunciato certe situazioni prima di Calciopoli, quando i rigori contro le grandi squadre non si fischiavano e quelli a loro favore, invece, sì. Quando è scoppiato lo scandalo, hanno colpito Moggi e Giraudo. D’accordo, ma era il sistema ad essere marcio. La Federazione è un centro di burocrazia che dipende dalla Uefa, altro centro di burocrazia. Dovreste venire in Lega per vedere quali battaglie provo a condurre. La Lega dovrebbe essere al servizio dei club, la Figc dovrebbe essere al servizio del calcio”.
SCIOPERO – Infine, l’ultima, ma prevedibile, stroncatura del vulcanico Zamparini riguarda lo sciopero minacciato dai calciatori in caso di mancato accordo sul rinnovo del contratto collettivo: “Sarebbe la più grossa stupidaggine. La gente sarebbe contraria, giustamente”.
Alessio Lento