Nazionale, Prandelli sul futuro del calcio azzurro

NAZIONALE, PRANDELLI SUL FUTURO DEL CALCIO AZZURRO / Roma – Domenica sera Cesare Prandelli diramerà le convocazioni per l’amichevole della prossima settimana con la Romania. Sono previste delle sorprese. E a svelarle è lo stesso commissario tecnico, in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi.

CASSANO E BALOTELLI – Si parte dal tema più scottante, quello di Cassano. Prandelli non si smentisce e rivela che il talento barese non verrà convocato. Come promesso, i giocatori poco educati o violenti non faranno parte dle giro della Nazionale, così come non può farvi parte un giocatore attualmente fuori rosa: “Gli ho parlato, ho avuto l’impressione che volesse lasciare il calcio. Gli ho consigliato di riflettere”. Discorso diverso per Mario Balotelli: il c.t. non dà troppo peso all’espulsione rimediata nell’ultima giornata di Premier League, non essendoci stata alcuna intenzione violenta.

NUOVI VOLTI – In primis quello di Diamanti: “L’ho trovato più continuo e dinamico. E mi è piaciuto il suo fair play”. Promosso Aquilani, il cui ritorno è vicino; rimandato Santon, che rimane però uno dei primi difensori su cui puntare nel prossimo futuro. In più anche tra i cadetti: “Ci sono 3-4 ragazzi di Serie B che monitoriamo. Ogbonna del Torino, ad esempio”. Da i nuovi ai ‘vecchi’: la domanda sui vari Del Piero, Gattuso e Totti è d’obbligo. A tal proposito, Prandelli è chiaro e diretto: “Spero di non averne mai bisogno”.

IL CALCIO ITALIANO – Il calcio italiano sta vivendo sicuramente un momento difficile. Basta guardare i risultati delle nostre squadre nelle varie competizioni europee. Per Prandelli la soluzione è una sola: “Dobbiamo rimettere la qualità al centro dei settori giovanili”. Infine, un commento sulla Serie A: “Milan, Lazio, Napoli, Inter, Juve e Roma lotteranno fino alla fine per lo scudetto. Il Milan di Allegri è assai propositivo e Ibra è pericolosissimo. La Lazio non mollerà. Il Napoli ha un attacco moderno, Mazzarri non dà riferimenti. L’Inter e Milito torneranno ai livelli dell’anno scorso. La Juve sta cercando l’equilibrio. E per la Roma aveva ragione Ranieri: solo una questione di testa”.

E.F.

Cesare Prandelli (Getty Images)
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