JUVENTUS-ROMA, PEPE ESULTANZA – TORINO – Quella di sabato sera sarà soprattutto la sfida di Aquilani e Pepe, cresciuti nelle giovanili della compagine giallorossa e compagni di squadra da ‘ragazzini’. Intervistato da ‘Tuttosport’, l’esterno bianconero ha presentato la sfida dell’Olimpico dichiarando di non volersi attenere alla classica non esultanza da ex. “Con la Roma è speciale perché se sono qui in una delle squadre più importanti al mondo è grazie a loro, che mi hanno allevato. Eravamo un dream-team? Io, Aquilani, De Rossi, D’Agostino, Bovo, Lanzaro, Amelia, Tulli. Eravamo fortissimi, ma non abbiamo vinto nulla. E a 18 anni ho salutato… Resta l’apprezzamento per il club e per il fantastico Bruno Conti. Mi mancano i piedi? Se guardiamo l’ultima punizione che ho battuto, è vero. Ho tirato ’na scoreggia. Eppure a Udine era la mia specialità: gol al Toro e al Palermo. E qui sono abituati bene, con quello là (Del Piero, ndr) che martella, booom, boom… Alex, “prestame” er piede, che tanto abbiamo lo stesso scarpino. Così la butto dentro”. La classica domanda sul gol dell’ex. “Se esulterei? Perché non dovrei? In effetti, non ho nemmeno esordito in prima squadra, in giallorosso”. E per finire, un pò di dubbi sull’avversario più temuto. “Bel casino. Mmm, diciamo Vucinic, se proprio devo sceglierne uno. E Borriello.