“Ieri ho riabbracciato con grande piacere Mourinho e con lo stesso piacere, più tardi, l’ho visto mostrare tre dita ai tifosi del Milan che lo fischiavano: tre come i titoli che assieme a lui abbiamo vinto l’anno scorso. Guardandolo, mi è venuto in mente un concetto ancora più forte di quello espresso poi oggi da Moratti: il presidente ha parlato di “gesto adeguato”, io ho pensato, più o meno “Come sempre, José ha dimostrato di avere tanto sangue nelle vene”.
Ma ha avuto coraggio anche dopo, in campo, durante la partita: il solito Mourinho, quello che quando le cose si mettono male, non si fa problemi a togliere un difensore per mettere un attaccante in più. Magari non gli va sempre bene, ma ieri sera contro il Milan è stato premiato: perché la fortuna, ma lui non la chiamerà mai fortuna, aiuta gli audaci. E i grandi allenatori”.
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