STORIA DEL CALCIO, 3° PUNTATA / MILANO – Chi è il primo italiano ad aver praticato il gioco del calcio? La domanda rischia di rimanere senza una risposta certa, in quanto le cronache di fine ‘800 indicano lo svizzero Eduard Johann Peter Bosio, nativo di Zouz, come il personaggio che ha portato il football per la prima volta sulla penisola.
Bosio, trasferitosi per studiare a Torino, fa la propria conoscenza con il calcio nel corso di un viaggio di lavoro in Inghilterra, dal quale rientra portando con se un prezioso cimelio, il primo pallone da calcio del Bel Paese. Armato della curiosa sfera, si adopera per convincere i colleghi della filiale torinese della Ditta Adams, azienda di Nottingham, a cimentarsi in improvvisati match calcistici, con ogni probabilità in camicia e calzando scarpe da passeggio.
Un altro torinese illustre, Luigi Amedeo Giuseppe Maria Ferdinando Francesco di Savoia Duca degli Abruzzi, grande esploratore e alpinista, scopre in quegli anni il calcio, nel corso di una crociera sull’Amerigo Vespucci, nave con la quale compie la sua prima navigazione intorno al mondo. Dato che Bosio è di origine elvetica, Luca di Amedeo potrebbe essere considerato il primo calciatore italiano della storia, se non fosse per il fatto che la sua città natale è Madrid. Rientrato a Torino, il Duca degli Abruzzi allestisce una squadra con gli amici aristocratici, con la quale fronteggia la compagine fondata da Bosio.
L’unione delle due formazioni porta alla nascita, probabilmente nel 1891, del nostro primo club calcistico, il Football Club Internazionale, il cui nome sta ad indicare che nella squadra militano giocatori di diverse nazionalità. La prima casacca adottata pare sia di colore granata, ispirata alla divisa maroon dello Sheffield FC, che è considerato il più antico club di calcio al mondo. Il granata viene però presto abbandonato in favore di una casacca bianco-nera. Le vicende dei colori dell’Internazionale sembrano scritte appositamente per non scontare le odierne fazioni della torino calcistica, che si dividono oggi giust’appunto tra granata e bianconeri.
La paradossale storia dell’approdo del calcio in Italia ci racconta quindi che il primo club è torinese e gioca con casacche bianconere ma, invece che Juventus, porta il nome degli acerrimi nemici dell’Inter. Restano esclusi quindi i rossoneri? Niente affatto, l’asso dell’Internazionale ci risulta essere il britannico Herbert Kilpin, primo capitano e allenatore del Milan. Tanto per non scontentare nessuno…
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