PALERMO – Felice risveglio in casa Palermo. Il direttore sportivo, Walter Sabatini, è intervenuto ai microfoni di reterete24.it per parlare della bella vittoria ottenuta ieri sul Bologna che rilancia le ambizioni della formazione rosanera dopo un difficile avvio di stagione.
IL DAY-AFTER – “All’indomani di questo successo sono estremamente tranquilloperché si stanno concretizzando tutte le aspettative d’inizio campionato: di una squadra che gioca bene e che ha trovato l’equilibrio. Tuttavia, oggi più che ai protagonisti del pomeriggio di ieri, il mio pensiero va al ‘Palermo ombra’, cioè a quei giocatori che pur non trovando spazio in prima squadra, ogni giorno lavorano seriamente per farsi trovare pronti alla prima occasione. Mi riferisco ai Darmian, ai Garcia, allo stesso Miccoli. Loro sono pallottole che ancora devono esplodere”.
PROBLEMA MICCOLI – “Nessuno di noi pensa che il ritorno di Miccoli possa rappresentare un problema. Anzi, il suo apporto sarà determinante per il destino di questa squadra. Spetterà poi a Rossi trovare gli equilibri tattici, anche se è adesso l’unico scopo è quello di far rientrare Miccoli solo nella migliore condizione fisica”.
COMPLIMENTI A ROSSI – “Il Palermo è una locomotiva che andrebbe su un binario morto se non avesse un bravo macchinista. Conosce bene le caratteristiche di certi suoi giocatori che possono anche esprimere la gioia di giocare un calcio divertente, quasi adolescenziale, che poi è la nostra grande forza”.
ZAMPARINI CONTENTO – “Non credo che il presidente abbia davvero festeggiato, nel senso che adesso non ci sono validi motivi per farlo. Semmai il presidente si gode la serenità del momento. Come lui, tutti noi guardiamo con soddisfazione questo momento, esaltando il gruppo e non il singolo”
LAZIO CAPOLISTA – “Io non credo che la Lazio oggi sia una meteora, però la cosa non mi preoccupa affatto. Oggi il Palermo si piazza al quinto posto e la prima cosa che ci spetta è quella di mantenere la posizione per poi incrementarla nei prossimi mesi”.
EUROPA LEAGUE – “Non esiste un Palermo uno e un Palermo due, quello ‘“ombra’ e quello ‘reale’, ma solo un grande concetto di squadra e di gruppo. Chi giocherà giovedì lo farà per dare il suo contributo, perché certificherà il lavoro di campo, perché avrà voglia di mettersi in vetrina. Conta sempre, in questi casi, il comportamento mentale e sono sicuro che faremo bene anche in questa occasione”.