GOOGLE / Macchina che si guida da sola, presto in commercio la ‘Supercar’

GOOGLE – Supercar, la macchina che si guida da sola è sempre stata il desiderio di tanti automobilisti; ora Google lo ha reso realtà.
Da quanto riportato dal New York Times, il conducente dell’autovettura o in questo caso sarebbe forse più appropiato parlare di semplice passeggero, mantiene il suo posto, ed è comunque in grado di prendere il controllo dell’autovettura in qualsiasi momento.

Il dipartimento della Motorizzazione della California ha fatto sapere che è stata data l’autorizzazione, affinchè le macchine di ultima generazione possano circolare liberamente, con l’unica restrizione che non si lascino libere in azione. A tal proposito, la stessa Google si è messa in contatto con la polizia del ‘Golden State’, avvisandola del progetto e assicurando alla stessa la presenza obbligatoria di una persona a bordo di tali veicoli.

LA MANUTENZIONE – La ‘Supercar di Google’ dall’esterno sembra una normalissima Toyota Prius, con la sola presenza extra di un particolare cilindro. Il Nyt ha fatto sapere che nei mesi trascorsi la vettura ha girato in incognito, ed eccetto un controllo preventivo sul funzionamento del software, non ha avuto bisogno di nessuna riparazione manuale.

LA RIVOLUZIONE – Gli esperti ritengono che questa invenzione potrebbe rappresentare un nuovo e significativo passo per l’uomo, paragonabile all’avvento del world wide Web.

I CREATORI – L’artefice del progetto è il 43enne Sebastian Thrun, direttore del Stanford Artificial Intelligence
Laboratory, nonchè ingegnere della Google e co-invetore del famosissimo programma Street View.

Per la commercializzazione della vettura ci vorrano almeno otto anni. L’obiettivo è quello di ridurre l’incidenza della mortalità sulle strade che secondo le stime contano, solo negli Usa, 37 mila vittime l’anno. Si prospetta, entro il della vendita, l’adattamento del codice stradale; l’unico vero dubbio riguarda il settore assicurativo e legale, in quanto nel caso in cui l’autovettura commettesse un errore di calcolo, riguardo all’attraversamento pedonale, si verrebbero a creare dei problemi attinenti alla responsabilità.

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