Benessere, il sesso e l’ansia da prestazione

Ansia da prestazione
BENESSERE SESSO ANSIA PRESTAZIONE / ROMA – Il rapporto sessuale può produrre un forte stato d’ansia, se vissuto come prestazione messa sotto esame dal partner. E’ un problema molto diffuso nella società moderna: la sempre maggiore competizione, anche tra i sessi, così come la pressione mediatica riguardante tutto ciò che concerne il sesso, ha infatti spesso come risultato il generare timore della prestazione, di non piacere, di non essere abbastanza capaci, di non essere all’altezza del proprio partner. La paura dell’eventuale insuccesso determina nel soggetto difficoltà nello svolgere l’atto sessuale, tanto da portarlo spesso a non godere pienamente del bel momento che sta vivendo. In realtà, tale comportamento non fa altro che innalzare le aspettative della persona, rendendola ancora più esigente e sensibile ad ogni minimo segnale di fallimento.
L’ansia da prestazione sessuale causa nell’uomo problemi quali la disfunzione erettile e l’eiaculazione precoce. La terapia di questa forma di ansia mira ad intervenire sulle convinzioni della persona e sulle insicurezze che ne derivano. Una volta individuati tali pensieri, inizia il percorso terapeutico teso a cancellarli e sostituirli con altri maggiormente funzionali.
Attualmente, in base ad alcune ricerche, si è scoperto che anche la donna soffre dello stesso genere di ansie. L’indagine “Le italiane e il sesso” – commissionata ad ‘Intermedia’ dalla ‘Società italiana della contraccezione’, e condotta su 600 donne tra i 18 e i 50 anni, di Roma, Milano e Napoli (il 26% delle quali single) – ha mostrato come il 20% delle intervistate si sia dichiarata vittima dell’ansia da prestazione.
A minare una buona intesa sessuale sono, secondo il campione, la routine (65%), lo stress (51%), il timore di deludere il partner (48%).
Mentre tra i fattori che possono favorire l’intesa della coppia vengono indicati la confidenza (86%), ironia e complicità (72%), la giusta atmosfera (65%). Il sondaggio quindi, restituisce l’immagine di donne sessualmente abitudinarie, saggiamente prudenti e sostanzialmente fedeli: oltre la metà (59%) hanno mantenuto un numero di rapporti invariati rispetto all’anno precedente, e il 61% ha avuto un solo partner nell’ultimo anno. Il 47% si dichiara abbastanza soddisfatta della propria vita sessuale, il 24% molto, il 14% poco. Il 15% dice di non fare sesso, e l’11% non ha avuto alcun partner nell’ultimo anno. Quanto alla prospettiva di un’avventura, il 72% rinuncerebbe al rapporto con un partner occasionale, se non adeguatamente protetta, e solo il 28% si abbandonerebbe alla passione. Anche sotto questo punto di vista donne e uomini sono molto simili e tal sondaggio è mirato al ridimensionamento del significato dell’insuccesso, il quale non deve più rappresentare una sconfitta, un fallimento, ma un’occasione di comprensione e reciproca accettazione, che può aiutare a riappropriarsi di un modo più naturale di vivere l’amore.

Gioia Tagliente

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