Zeman: “Il mio calcio e quello di Inter, Juventus e Milan”

Zdenek Zeman (Getty Images)
ZEMAN FOGGIA INTER MILAN JUVENTUS / MILANO – Il tecnico del Foggia, Zdenek Zeman, ha concesso una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, all’interno della quale ha parlato del suo calcio, dell’esperienza in Lega Pro con il Foggia e delle tre big: Juventus, Inter e Milan.

“Il mio calcio non è cambiato: i concetti base sono rimasti gli stessi come l’obiettivo ultimo, che è quello di riempire lo stadio – ha esordito il tecnico boemo sul quotidiano rosa -. Gli attori hanno bisogno di un pubblico, le sue dimensioni aiutano a capire la bontà del lavoro svolto. Io ancora anticipatore del calcio? No. Il Barcellona di questi anni ha occupato il terreno alla mia maniera, ma sviluppando possesso palla anziché verticalizzazione e l’ha fatto benissimo grazie ad una straordinaria tecnica individuale dei suoi giocatori. Io credo più nell’attacco rapido, perché i miei ragazzi ad un certo punto della ragnatela sbaglierebbero un passaggio. Devono essere più veloci dell’errore in agguato. É passato molto tempo e certe mie vecchie idee ora sono condivise. Prendiamo ad esempio la preparazione atletica: quando cominciai ad allenare, molti giocatori erano abituati a fare due giri di campo e poi subito la partitella. Logico che le mie squadre, sottoposte a un lavoro fisico duro e metodico, alla domenica corressero il doppio delle altre. Oggi la parte atletica è curata ovunque, non posso più marcare una differenza in quel senso. Il mio Foggia? Dobbiamo ancora lavorare molto, la costruzione del nuovo Foggia è soltanto all’inizio e non penso sia motivo d’orgoglio avere la difesa più battuta dei campionati professionistici. Fra qualche settimana spero di conservare soltanto il miglior attacco, anche perché in carriera, e la cosa non è mai stata granché sottolineata, soltanto una volta ho chiuso un torneo con la difesa peggiore. E comunque non sono retrocesso nemmeno quella volta. Come vengo trattato dai colleghi in Lega Pro? Con rispetto eccessivo. Siamo tutti uguali, se sono qui è perché valgo la Lega Pro evidentemente. Se allenassi l’Inter? Metterei i giocatori nel ruolo in cui rendono di più, e trovo che Benitez si stia muovendo in quel senso. Eto’o ad esempio è un centravanti formidabile: deve essere lui a giocare in mezzo a mio avviso. Il Milan? Il problema dei rossoneri non è Pirlo, che sa verticalizzare come pochi altri. Il problema risiende nella staticità delle punte: il lancio rapido per impedire alla difesa di schierarsi ha un senso se gli attaccanti, col loro movimento, l’hanno già spettinata. La Juventus? Non gioca il mio calcio”, ha concluso Zeman.

F.S.

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