MILANO – Rafael Benitez parla del delicatissimo impegno in programma domani contro la Juventus. Il tecnico dell’Inter nutre grande stima e grande rispetto per il club bianconero ed è per questo che cerca di tenere alto il livello di attenzione dei suoi uomini, galvanizzati dopo il 4-0 di Champions League, ma reduci, in campionato, dalla sconfitta di sette giorni fa contro la Roma: “La Juve è una squadra forte che ha cambiato molto, questo finora è stato un anno positivo per loro, hanno fame di vincere e sarà più difficile per noi. Questa è una partita che tutti gli allenatori vogliono vincere, solo che ognuno ha un modo diverso di dimostrarlo. Dentro sono emozionato, a me piace vincere come a nessun altro. E’ l’equivalente di Liverpool-Manchester United in Inghilterra e Barcellona-Real Madrid in Spagna, ma se noi facciamo bene noi possiamo vincere contro qualsiasi squadra. Il mio accostamento alla Juventus? Sui giornali si è parlato tanto di questo, io ho molto rispetto per il tecnico della Juve che sta facendo un grande lavoro. Ora il loro allenatore è Del Neri e io sono orgoglioso essere l’allenatore dell’Inter”. Oltre a capitan Zanetti, il tecnico spagnolo dovrà rinunciare a Samuel e Pandev, ma rassicura sulle loro condizioni: “L’argentino oggi ha svolto un lavoro individuale, mentre Pandev avverte ancora un po’ di dolore. Chi è convocato può giocare. Zanetti? Con la sosta della nazionale ora abbiamo un po’ di tempo, penso che per la prossima partita sarà disponibile. Il rombo? Se c’è bisogno di cambiare lo faremo. Con Sneijder, Pandev, Milito ed Eto’o in campo abbiamo più qualità e giocatori con una mentalità offensiva, ma stiamo cercando il giusto equilibrio fra difesa e attacco”. Le lettera indirizzata dal presidente bianconero Andrea Agnelli ai propri tifosi non fa che alimentare il calderone Calciopoli e di consequenza la rivalità che c’è tra le due società. Questo il saggio pensiero di Benitez: “Dobbiamo abbassare i toni in tribuna e mantenere una buona intensità in campo, sempre nel rispetto degli altri. Vengo da un paese nel quale si può stare in campo senza problemi e le tifoserie si rispettano a vicenda. Inter-Juve è una partita importante e abbiamo l’opportunità per mostrare al mondo che può esserci rivalità nel rispetto degli altri. Dobbiamo parlare di calcio, questa è la chiave”.