FIRENZE – In una lunga intervista rilasciata al quotidiano ‘La Nazione’, Pantaleo Corvino racconta come siano avvenute le sue ‘scoperte’ di mercato, i vari Miccoli, Ledesma, Bojinov e Pellè tra i tanti: “E’ una bella sensazione, è la soddisfazione più importante per chi come me, da sempre, ha costruito il suo lavoro puntando sui ragazzi. Il mio sogno è avere, un giorno, una squadra composta solo da ragazzi cresciuti nel mio vivaio. Nella Fiorentina sto e stiamo lavorando per questo: avere un settore giovanile che rifornisca giocatori alla prima squadra, è il mio obiettivo e quello della mia società. Il futuro del calcio deve per forza passare da questo. Anche e soprattutto per ragioni di bilancio. Nel giro di tre, quattro stagioni nella squadra maggiore ci saranno almeno quattro, forse cinque, ragazzi che oggi sono ancora dei bimbi. Babacar? La scelta di promuovere il giocatore al ruolo di vice-Gilardino deve essere letta in quest’ottica. E ne sono orgoglioso e soddisfatto. Il nostro reclutamento funziona a cerchi concentrici -spiega il direttore sportivo dei viola parlando del suo lavoro più nello specifico-. Prima guardiamo in casa nostra, ovvero a Firenze, poi diamo un’occhiata a quello che succede in provincia, quindi nella nostra regione e poi via via più lontano. Ciò che conta è ‘costruire’ giocatori in grado di fare bene in serie B o in serie A”.
A.B.
