Roma, intervista a Delvecchio

ROMA – Marco Delvecchio, il grande ex giallorosso, idolo della Curva Sud soprattutto per i suoi numerosi gol nel derby, è intervenuto ai microfoni di ‘Rete sport’ e ha commentato passato, presente e futuro della Roma.

Il momento della squadra
“Non penso che a livello psicologico si possa parlare di essere affranti per quanto successo l’anno scorso. Ora è iniziato un altro campionato e bisogna pensare solo a quello. Anche l’anno scorso la Roma ha iniziato male e poi si è ripresa. Penso che sia per la Roma sia per le altre squadre è tutto relativo adesso, non c’è niente di definitivo. I veri valori della squadra si vedranno più avanti. Per la Roma anche se stasera non dovesse andar bene, ci sarebbe ancora tempo e spazio. ”

La classifica dei momenti più belli con la maglia della Roma?
“Mi ricordo dopo aver vinto lo scudetto siamo andati in giro con Batistuta e le nostre mogli per la città, volevamo stare in mezzo alla gente e gioire con loro. Bati ora dopo tanti problemi alle caviglie, ha provato a giocare a golf e anche lì non ce la faceva, ora gioca a polo!”

Interviene poi al telefono un tifoso che gli chiede di giocare almeno venti minuti stasera contro il Brescia. Delvecchio risponde: “Magari potessi..”

Il tuo rapporto con Roma e la Roma
“Appena sono arrivato a Roma, la città mi è piaciuta subito, poi mi è piaciuta anche la gente. Quindi ogni volta che mettevo la maglia giallorossa sapevo che dovevo dare tutto! Sono un romano nato a Milano. Quando sono tornato qualche giorno fa a Milano a trovare i miei genitori, ci ho messo poco a salutarli per tornare a Roma. Qui c’è il mare, il sole, la gente. Lì è tutto cupo e triste. Quando mi arrabbio parlo romano, non milanese. ”

Il derby
“Inizialmente una grande gioia perchè sapevo che era la partita più sentita da tutti. Poi più segnavo e più pensavo: “Je l’ho fatto ancora!”

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
“Ho preso il patentino da allenatore a Coverciano, ora vediamo cosa succede. Credo che il circolo degli allenatori è un pò chiuso. Preferirei cominciare con i grandi, non con le giovanili.”

Fonte: romanews.eu

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