MILANO – “Non sono andato via dalla Juve quando è arrivato Diego perchè volevo giocarmi tutte le mie carte. Lo scorso anno, infatti, ho disputato le prime sei gare con mister Ferrara, e arrivarano anche ottimi risultati, ma ad un certo punto, non sono più sceso in campo.Non so perchè”. Così Sebastian Giovinco, ospite ieri della ‘Domenica Sportiva’, è tornato sulla sua esperienza bianconera; una crescita deludente, dalle giovanili alla prima squadra, per la mancanza di fiducia dei diversi tecnici e dirigenti che si sono alternati a Torino negli ultimi tre anni. L’inevitabile momento dei saluti è così arrivato in estate quando, paradossalmente, la Juventus vendeva Diego, e decideva di puntare ancora su Del Piero. La scommessa Giovinco non faceva così parte dei programmi bianconeri, ma rientrava invece in quelli del Parma giovane di Leonardi: “Mi trovo molto bene-continua-, e stiamo disputando un buon campionato. Per me era importante giocare in un modulo adatto alla mie caratteristiche, in un tridente, come esterno d’attacco o dietro le punte”. Il buon inizio stagionale del giocatore classe ’86 è anche sotto gli occhi di Prandelli, presente in tribuna a Parma, dove ieri i ducali hanno pareggiato contro il Genoa: “Se penso alla Nazionale? No, ora no: sono concentrato solo sul mio club”.
E.T.