ROMA – Leonardo Grosso non pensa che l’accordo per il nuovo contratto collettivo sia questione di ore. Questo è il motivo per cui il dirigente è pessimista in vista dell’imminente sciopero dei calciatori del 25 e 26 settembre. Il vicepresidente dell’AIC ha dichiarato che la decisione della protesta è stata presa per atteggiamento della controparte e che i tempi per arrivare ad una fumata bianca sono strettissimi: “E’ impensabile che in tre giorni si trovi un accordo sul rinnovo del contratto collettivo, poichè le pesanti richieste della Lega di Serie A sono sul tavolo della trattativa solo da pochi giorni. Per l’accordo serve tempo, lo sciopero è stato proclamato perchè la Lega ha volutamente portato una situazione di deregulation”. Grosso ha dichiarato che un modo per evitare lo sciopero c’è, occorre senso comune: “La nostra proposta è sempre la stessa, ovvero prorogare il vecchio contratto fino a dicembre per non rischiare di giungere a soluzioni frettolose. Ci sarebbe così il tempo di trovare un accordo nei prossimi mesi prima della finestra di mercato invernale. Credo sia un discorso di buonsenso e ribadisco che l’Alta Corte di Giustizia presso il Coni ha scritto nel suo parere che il commissario ad acta debba intervenire solo come extrema ratio, non che debba intervenire dopo solo tre giorni di trattative”.
M.P.