TORINO – Dopo appena due giornate di campionato, mister Del Neri ha tirato i remi in barca e ha ammesso che la sua Juventus “non è da scudetto”. Dichiarazioni forti, forse perfino destabilizzanti per l’ambiente bianconero abituato da sempre a fregiarsi del titolo di squadra vincente e a lottare fino all’ultimo per il titolo. Invece questa volta, appena due giornate dopo l’inizio del campionato, la Juve, come una fosse una squadretta qualsiasi e non uno dei club più blasonati del mondo, si tira indietro dalla corsa al vertice. Realismo o resa anticipata? La questione ha diviso il popolo della Vecchia Signora. Il dg Marotta ha difeso il tecnico, apprezzandone ‘l’umiltà’, ma non tutti sono di questo avviso.
RESA – “Da juventino non accetto il discorso che la Juve giochi per il quarto posto – ha detto Roberto Bettega al Corriere dello Sport – Non è nel dna della società e non credo che fosse negli obiettivi estivi”. Comprensivo con il mister l’ex Fabrizio Ravanelli: “Il tifoso non avrà apprezzato, ma per scuotere ambiente e giocatori era giusto dire quello che ha detto il mister. Avrebbe potuto evitarlo, ma avrà avuto le sue buone ragioni”. Chiede pazienza Aldo Serena: “Il processo di crescita è lungo e lui mette le mani avanti per togliere pressione a un ambiente che negli ultimi anni l’ha subita. Lui sta lavorando bene: servirà tempo, però, per rivedere una Juve ai vertici”.
CASSANO – Al contrario Antonio Cassano è convinto che già in questa stagione la Juve possa lottare per il tricolore: “Io ho detto che la Juventus può essere favorita nella lotta per lo scudetto perché ha un grande allenatore come Del Neri. Solo che adesso devono giocare come vuole lui, anche noi alla Sampdoria abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo. Del Neri può fare un buon lavoro perché è un allenatore straordinario, molto preparato. Vedrete quando assimileranno schemi e movimenti. Vedrete un’altra Juve”. Per Cassano però è stato fatto uno sbaglio molto pesante: “Vendere Diego è stato un grande errore”.