MILANO – Quando si è il successore dell’uomo del triplete, le difficoltà appaiono subito palesi. Rafa Benitez quando ha preso in mano le redini dell’Inter sapeva bene che sarebbe stato sottoposto inevitabilmente a dei confronti con lo Special One, era conscio del fatto che gestire l’eredità lasciata dal portoghese sarebbe stato complesso. Lo spagnolo però non vuole vivere con il fantasma di Mou, vuole quanto prima scrollarsi di dosso l’ingombrante immagine del suo predecessore e per farlo riccore all’unico sistema possibile: vincere e convincere. Ecco perché alla vigilia del primo appuntamento con la Champions League, domani sera contro il Twente, Benitez è carico e sprona i suoi verso la gloria.
CHAMPIONS – In molti temono che l’Inter sia sazia di trofei e vittorie, ma Benitez non è di questo avviso: “Per rivincere la Champions League ci vogliono l’intensità e la mentalità mostrata nella passata edizione. Se c’è una responsabilità particolare per il fatto di essere i campioni? Ogni anno è diverso, nella passata stagione la squadra ha avuto qualche difficoltà nel girone, di questo siamo consapevoli e per questo vogliamo fare bene già da domani sera. Pensare di essere già qualificati sarebbe un grandissimo errore, ci vogliono umiltà e coraggio, in Champions nessuna regala nulla, bisogna lottare gara dopo gara, pensando a una partita alla volta”.
PROGRESSI – “Dopo un mese e mezzo di lavoro inizio a vedere dei progressi, dei miglioramenti, ma ne voglio vedere di più – ha spiegato Benitez – Una miglior interpretazione del 4-2-3-1? Tutti gli allenatori vogliono più tempo, cambiare tutto non è credibile, la squadra ha la qualità per cambiare qualcosa, mantenendo lo stesso sistema. L’importante è lavorare”.
TWENTE – “Abbiamo studiato il Twente – ha detto il tecnico spagnolo – gioca un calcio intenso e importante, sarà determinante affrontarli con la giusta mentalità perché loro avranno voglia di festeggiare la prima gara in Champions League”. “Ma la cosa più importante siamo noi, se facciamo bene possiamo vincere la gara. Non mi piace molto parlare degli avversari o adattarsi a loro: l’importante siamo noi e quello che facciamo noi, questo vale per la gara di domani e anche per il futuro”.
INFERMERIA – La condizione degli infortunati è ancora da valutare: “Per Santon, Maicon e Chivu decideremo dopo l’allenamento di stasera, parlerò con loro e con il medico, abbiamo ancora 24 ore”