TORINO – Questa Juventus ancora non convince. Ieri contro la Sampdoria è arrivato un pirotecnico 3-3 che ha mostrato tutti i pregi e i difetti della squadra bianconera, tanto che Gigi Del Neri a fine gara ha tolto la Juventus dalle pretendenti allo Scudetto. Pensiero confermato oggi da Giuseppe Marotta. “È stato un proclama d’umiltà. La Juventus scende in campo sempre per vincere, ma dobbiamo essere realisti e rispettosi dei tifosi. – ha detto il dg bianconero su ‘Radio Uno’ – Quest’anno c’è stato un rinnovamento, non una rivoluzione, se si pensa che ieri in campo c’erano 6/11 di giocatori nuovi, e fare proclami diventa utopistico. Sarà una stagione difficile, senza la Champions, anche per il bilancio che deve essere positivo. Non ci siamo buttati su grossi nomi che significano grossi esborsi economici, ma questo non vuol dire che tutta la Juve non abbia voglia di ambire a grandi risultati”.
Nella sfida di ieri contro la Sampdoria c’erano in campo due degli obiettivi della Juventus per gennaio: Antonio Cassano ed Angelo Palombo. “Cassano e Palombo sono giocatori di spessore, ma sono della Sampdoria. Non dimentichiamo che la Juve ha risorse interne da valorizzare al massimo, è in corso un rinnovamento tattico e di mentalità, ma credo che il livello qualitativo dei nostri giocatori sia buono. Cassano è un fuoriclasse che non si può avere su tutti i campi italiani”. E Pazzini? “Mai contattato né lui, né il procuratore, né la società. È un grande giocatore e sono fiero di averlo avuto due volte all’Atalanta e alla Samp. Non ci sarà nessuna turbativa nei piani della Sampdoria, il mercato è chiuso, ora dobbiamo valorizzare il nostro organico, come Amauri e Iaquinta, rientrato ieri”.