MILANO – Silvio Berlusconi lo aveva detto nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Massimiliano Allegri che non si sarebbe trattenuto dal dare consigli sulla formazione. E così ha fatto. Dopo gli acquisti di Ibrahimovic e Robinho, il patron del Milan ha chiesto al suo allenatore di mettere in campo un Milan spettacolare e a quanto pare il tecnico livornese è pronto ad accontentare il suo presidente. Sabato contro il Cesena potremmo ammirare un quartetto offensivo d’eccezione, il poker dei sogni rossoneri: Ibra, Dinho, Robinho e Pato titolari. “Sabato potrebbero giocare assieme – ha detto Allegri nella consueta conferenza della vigilia – piu’ qualità abbiamo e meglio è, ma le partite non si vincono solo con la tecnica. Abbiamo bisogno anche di disponibilità e sacrificio come è accaduto nella sfida con il Lecce. Abbiamo creato gioco. Robinho, in particolare, può essere un’alternativa a Pato quando non giocheranno tutti insieme”.
PRESENTI E ASSENTI – Sicura la presenza di Ibra: “Sta bene e credo che scenderà in campo dal primo minuto. Si è allenato con noi per la prima volta mercoledì, è in grado di giocare. E’ importante che raggiunga una condizione ottimale, poi non so se sarà in campo 90 minuti o 70”. Chi non ci sarà è Nesta: “E’ fuori in vista della Champions, inutile rischiarlo”.
ARRIVI E PARTENZE – “Una squadra – ha spiegato Allegri – se vuole vincere in Italia e in Europa, non può essere formata solo da 15, 16 o 18 giocatori. Siamo in 25, dobbiamo competere in campionato, Champions e Coppa Italia. Per essere competitivi su 3 fronti, tutti devono essere in grado di giocare. Possono cambiare le caratteristiche degli uomini che vanno in campo, ma l’atteggiamento deve rimanere lo stesso.”. “Mi è dispiaciuto che siano andati via Borriello, Huntelaar e Kaladze – ha proseguito l’allenatore rossonero – Gli acquisti di Ibra e Robinho, però, hanno completato il reparto offensivo”.
CESENA – Allegri non sottovaluta l’avversario: “Ora dobbiamo prepararci ad una partita difficile. Il Cesena ha molto entusiasmo, gioca per la prima volta in casa. Corre molte e concede poco, in contropiede può far paura. Servono concentrazione, attenzione e motivazioni giuste”.
C.Z.