TORINO – David Trezeguet appartiene ormai al passato della Juventus. Adesso, in qualità di ex, il bomber di Rouen può dire ciò che a Torino poteva soltanto pensare: “Mi piace Marotta, mi piace Del Neri però a loro ricordo che nella Juve conta una sola parola: vincere. Se vinci entri nella storia, se non vinci viene cancellato in un secondo -si legge nell’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’-. La società ha operato molto sul mercato. Mi piace Bonucci, mi incuriosisce Motta e credo che Aquilani, se starà bene, diventerà una stella. Ma sono arrivati molti giocatori da squadre di medio livello. La Juve è un’altra storia. Una maglia normale pesa un chilo, quella della Juve pesa una tonnellata. E non tutti riescono a portarla sulle spalle. Il tempo dirà chi è da Juve. La partenza di Diego un po’ mi ha sorpreso, ma non voglio alimentare altre polemiche. Servirà tempo ma in questa Juve vedo tante qualità. Dovranno ripartire da zero e bisogna dire alla gente che prima di tornare a vincere servirà un po’ di tempo”. L’amore per i colori bianconeri, garantisce, resterà per sempre immutato: “Io della Juve resterò sempre innamorato. Tiferò per il prossimo scudetto che arriverà se la squadra si materrà umile. Con questo atteggiamento, infatti, Zidane, Nedved e Vieira conquistarono tutto -afferma Trezeguet riferendosi a Calciopoli-. I due titoli tolti per me sono stati una clamorosa ingiustizia. L’unico trucco che usavamo era quello di essere i più forti. Del Piero? Alex è un simbolo perchè ci mette passione e voglia di vincere. E poi è un uomo buono, non un capo banda. Da amico della Juve penso che sarebbe bellissimo riconquistare la Champions e centrare l’Europa League. Sarebbe una stagione da dieci. Lo scudetto è pane per Inter e Milan. Ma torniamo alla mia Juve. E’ bello vedere Andrea Agnelli presidente. Io sono cresciuto nel mito dell’Avvocato. Quando veniva al campo eravamo tutti imbambolati. Come se lui avesse vinto 10 mondiali, 10 Champions, 10 scudetti. Andrea Agnelli dovrà ricreare la stessa magia con i più giovani”.
Intanto il tifo organizzato si sta mobilitando per organizzare al loro idolo un degno saluto. Questo il motivo della lettera inviata ad Andrea Agnelli affinché dia “la possibilità, la gioia di poter salutare David Trezeguet nel modo piu’ consono, come meriterebbe un grande amore.. durato 10 anni”. Questo invece il testo della missiva indirizzata al giocatore: “Desideriamo donarti una targa e le Nostre sciarpe, simbolo del Nostro tifo, che ti possano ricordare sempre il coro che abbiamo cantato per Te in questi 10 anni. E che ha cantato anche Tua Mamma, che vorremmo rivedere con te, ancora per una volta, pronta a festeggiarti come ha fatto, per 10 anni in casa e in trasferta, come il migliore degli ultras…sempre li’ a tua difesa.. a tuo sostegno.. come noi.. e con noi.. Ti aspettiamo. Anzi Vi aspettiamo e presto. Cosi’ da poterti dire tutto questo di persona a nostro modo.. Noi che ti abbiamo sempre seguito in tutti gli stadi d’Italia, d’Europa.. e anche del mondo.. Noi che c’eravamo.. dovunque tu giocavi con la nostra maglia.. Anche per quelli che non potevano esserci. Merci David!”.
A.B.