LONDRA (Inghilterra) – Nonostante siano passati soltanto alcuni giorni dal suo addio ufficiale al Manchester City e il suo conseguente approdo al Milan, Robinho non le manda a dire ai suoi vecchi allenatori e a tutto l’ambiente che l’ha circondato durante la sua esperienza inglese. “Sono un calciatore speciale – spiega il brasiliano a ‘People’ – ho bisogno di essere felice quando gioco. Nè Hughes nè Mancini mi hanno capito, non hanno mai avuto fiducia in me. Forse guardavano soltanto al lato sportivo delle cose, ma per me non era abbastanza”. Parole pesanti, dunque, che fanno da avviso anche al suo nuovo tecnico Allegri, chiamato al difficile compito di gestirlo insieme a tanti altri talenti.
M.Z.