GENOVA – Enrico Preziosi, presidente del Genoa, è intervenuto ai microfoni di ‘A Tutto Campo’, trasmissione radiofonica in onda su Radio Ies FM 99.8. Queste le sue parole:
Complimenti intanto per la campagna acquisti, compreso l’acquisto di Kaladze che ha preferito il Genoa rifiutando la Juventus.
Grazie per i complimenti, preferirei aspettare la fine del campionato per valutare quello che abbiamo fatto. Speriamo di fare una buona stagione
Possiamo dire che l’obbiettivo stagionale del Genoa è il quarto posto?
(ride.., ndr) Il quarto posto è occupato da sette, otto squadre che hanno dichiarato come obiettivo la qualificazione in Champions League. Noi ci accodiamo…
Abbiamo assistito ad un mercato strano, con il Genoa protagonista in diverse trattative. Un suo commento?
La crisi ha coinvolto anche il calcio, è stato un mercato povero. Pochi soldi circolati, gli investimenti maggiori sono stati quelli con protagonisti i club esteri. Questo è un problema, sarebbe meglio girassero piu soldi in italia. Il calcio italiano è ricco in termini di numeri ma non a livello di società.
Mercato Genoa: avete realizzato diversi grandi colpi con Boateng, Eduardo, Veloso e Rafinha. Si è fidato dei suoi operatori di mercato o, essendo lei esperto, ci ha messo del suo?
Solo Boateng conoscevo meno. Veloso è da tempo un giocatore importante, per Rafinha ci avevamo provato anche l’anno scorso. Eduardo è esploso ai mondiali e ha avuto una grande vetrina, sono molto felice di averlo in rosa. Dà grande serenità alla difesa e a tutta la squadra. Insieme ai miei collaboratori avevo già individuato da tempo i nostri obiettivi.
Bene anche il mercato in uscita con Bocchetti ceduto per 11 milioni al Rubin Kazaan
Per l’esattezza si tratta 9,5 milioni, sicuramente una cifra importante per un giocatore di 23 anni. È un giocatore di indiscusso valore e ha preso una decisione importante per il suo futuro. Percepirà 10 milioni in 3 anni, cifra che non avremmo potuto offrirgli. Non mi innamoro mai dei giocatori perchè so il valore che hanno gli ingaggi e nel calcio moderno non è giusto dare dei mercenari ai ragazzi che decidono di cambiare squadra. Nessuno è incedibile, le bandiere sono poche, penso al nostro capitano Rossi. Il calcio è cambiato e sta cambiando molto negli ultimi anni e noi ci stiamo adeguando.
Fonte: radioies.it
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