MANCHESTER (Inghilterra) – Dopo che Mario Balotelli è volato in Inghilterra sono spuntati come funghi i nostalgici romantici che rimpiangono la partenza di uno dei nostri talenti. Eppure fino a pochi giorni fa Supermario era indicato come un ragazzo capriccioso ed arrogante e nessuno sembrava disperarsi per il trasferimento al City. Forse questo cambio di rotta e d’opinione è successo perché niente è assoluto e tutto relativo o forse perché le parole di addio di Mario sul suo sito (“mi dispiace non crescere nel mio Paese”) hanno toccato il cuore di qualcuno. Ma a queste ‘lacrime di coccodrillo’ Balotelli non crede ed in un’intervista al Tg1 si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “Mi fa rabbia sentir dire adesso che è un peccato per il calcio italiano perdermi – ha detto l’ex interista – nessuno ha aperto bocca finché non ho firmato per il City. Cosa mi mancherà dell’Italia? Amici e famiglia mi verranno a trovare, ma non sarà la stessa cosa che averli vicino; di certo non mi mancheranno i giornali, che di recente hanno parlato troppo di me e in maniera esagerata. E non mi mancheranno nemmeno i cori razzisti: per fortuna in Inghilterra è solo calcio, non politica”.
C.Z.