PAGELLE E TABELLINO DI BRASILE – MESSICO / LONDRA (Inghilterra) – Il Messico vince quasi senza soffrire la finale olimpica del torneo di calcio e si porta a casa una meritata medaglia d’oro sconfiggendo un Brasile irriconoscibile e senza gioco. Troppo basata sulle individualità la squadra di Menezes: Neymar, Damiao e tutti gli altri giocando da soli e non riescono ad abbattere il muro messicano. Fra i verdeoro si salva solo Hulk, autore del gol della speranza nel finale. Grande prova diPeralta, autore della doppietta decisiva, e della coppia centrale di difesa formata da Mier e Reyes, che non concedono nulla. Bene anche Enriquez a centrocampo.
BRASILE
Gabriel 5,5 – Un paio di uscite a vuoto che testimoniano scarsa sicurezza e una forma non proprio smagliante.
Rafael 5 – L’errore decisivo in apertura di match compromette l’intera gara. Per il resto, rimane insicuro con una gara più che negativa. Dal 85′ Lucas s.v – Inspiegabile come in una partita come questa la sua velocità venga impiegata a partita ampiamente compromessa.
Thiago Silva 5,5 – Fino al raddoppio di Peralta gioca con la consueta eleganza, anche perché i pericoli per il Brasile provengono soprattutto per gli esterni. Su quel calcio d’angolo però, condivide con Juan e Hulk la responsabilità di aver lasciato completamente solo l’attaccante messicano che non perdona.
Juan Jesus 6 – Forse non perfetto in marcatura sul secondo gol messicano ma a dirla tutta è uno dei pochi che gioca con ordine e intelligenza.
Marcelo 6 – E’ l’unico che si salva nella difesa brasiliana perché è molte volte decisivo negli interventi difensivi e si propone in avanti con continuità, pur senza incidere molto.
Romulo 5 – Chi l’ha visto?
Sandro 5,5 – Bravo a interdire, meno quando è chiamato a impostare. In una partita così, il suo lavoro serve meno. Dal 71′ Pato 5,5 – Fa davvero poco e crea pochi pericoli alla porta avversaria.
Alex Sandro 5 – Mezz’ora in campo in cui combina poco o nulla. Manca di qualità in fase di impostazione e la manovra brasiliana ne risente fortemente. Dal 32′ Hulk 6,5 – Appena entra in campo si vede subito che ha nelle gambe il cambio di passo. Nell’attacco brasiliano è l’unico che davvero prova a dare la scossa e corona la sua prestazione con il gol della vana speranza.
Oscar 5,5 – Sembra il fratello del giocatore dominatore della trequarti delle scorse partite, anche se il tocco di palla rimane sopraffino. Nel finale si mangia clamorosamente il gol del pareggio.
Neymar 5 – Lezioso ed egoista oltre ogni necessità. Poco concreto e quasi mai pericoloso. Di certo non la sua miglior partita.
Leandro Damiao 5 – Prima mezz’ora abbastanza positiva ma poi sparisce dal terreno di gioco e nell’ora che rimane tocca più o meno 3 palloni.
All. Menezes 5 – Il suo lavoro (in negativo) si vede eccome. Una squadra sfilacciata, difesa ballerina, gioco corale inesistente. La sensazione è che davvero questa medaglia d’argento sia il frutto delle individualità, non di certo per gli schemi da lui impartiti. Non passerà giorni facili. Il quadro in vista del Mondiale 2014 è davvero preoccupante.
MESSICO
Corona 6 – Nonostane le percentuali barcelloniane di possesso palla in favore del Brasile, pericoli non ne corre. Forse non se la sarebbe nemmeno sognata una finale più tranquilla.
Jimenez 6 – Forse un po’ troppo falloso: quando deve rifilare calcioni a Neymar, non si fa pregare. Ma comunque nella sua zona di competenza è un mastino e passarlo non è facile. Dal 81′ Vidrio s.v – Qualche minuto per dare copertura alla fascia e dar fiato a Jimenez.
Mier 6,5 – Grande sicurezza e zero timore reverenziali. Non sbaglia praticamente nulla e controlla con maestria Leandro Damiao. Conclude con un’ottima prestazione un’ottima olimpiade.
Reyes 7 – Uomo ovunque dell’area di rigore. Aggredisce tutto e tutti non concedendo nulla agli avanti verdeoro e non si conta nemmeno un errore da parte sua.
Chavez 5,5 – Non si muove come i compagni ed è responsabile in occasione del gol brasiliano, quando si fa scavalcare dal pallone sul quale Hulk è pronto a intervenire.
Salcido 6 – Esperienza e legna a centrocampo.
Enriquez 6,5 – Magari non sarà un esempio di stile ed eleganza, ma il lavoro che svolge in mediana in entrambe le fasi è quantomai prezioso. Gioca con intelligenza unica.
Fabian 6,5 – Pericolosissimo quando, superato Gabriel, centra in rovesciata la traversa. Grande lavoro di supporto alle azioni d’attacco e di copertura.
Herrera 6 – Più che da trequartista gioca da mediano ma svolge il proprio compito con dedizione alla causa.
Aquino 6 – Come i suoi compagni di reparto in trequarti disputa una gara di sacrificio giocando praticamente da secondo terzino sinistro. Dal 57′ Ponce 6 – Continua con diligenza il lavoro del compagno uscito.
Peralta 7 – Sulle uniche azioni a disposizione segna una storica doppietta che stende il Brasile delle stelle. Difende palla e gioca di sponda con personalità da vendere. Dal 86′ Raul Jimenez s.v – Qualche istante per partecipare alla festa.
All. Tena 7 – Squadra solidissima e molto compatta. Magari non bellissima da vedere, ma terribilmente concreta. Il suo Messico vince una storica medaglia d’oro e la mentalità è gran parte frutto del lavoro del suo allenatore.
Arbitro Clattenburg (GBR) 6 – Partita non cattiva e che non ha presentato episodi clamorosi da segnalare. La controlla al meglio tenendo d’occhio i calcioni che i messicani riservano ai giocolieri verdeoro.
TABELLINO
BRASILE – MESSICO 1-2
Brasile (4-2-3-1): Gabriel; Rafael (Dal 85′ Lucas), Thiago Silva, Juan Jesus, Marcelo; Romulo, Sandro (Dal 71′ Pato); Alex Sandro (Dal 32′ Hulk); Oscar, Neymar; Leandro Damiao. All. Menezes.
Messico (4-2-3-1): Corona; Jimenez (Dal 81′ Vidrio), Mier, Reyes, Chavez; Salcido, Enriquez; Fabian, Herrera, Aquino (Dal 57′ Ponce); Peralta (Dal 86′ Raul Jimenez). All. Tena.
Marcatori: 1′ e 75′ Peralta (MEX), 91′ Hulk (BRA)
Ammoniti: 42′ Marcelo (BRA), 46′ Reyes (MEX), 58′ Jimenez (MEX), 89′ Vidrio (MEX), 92′ Leandro Damiao (BRA).
Espulsi: –
