PAGELLE E TABELLINO DI GENOA-CESENA

PAGELLE E TABELLINO DI GENOA-CESENA/GENOVA – Il Genoa chiude in bellezza il campionato, vincendo davanti al proprio pubblico, contro un Cesena sazio per la salvezza acquisita. Grande Palacio, Floro Flores spietato. Ottimo esordio di Perin, giovane portiere di cui sentiremo ancora parlare.

GENOA

Perin 7 – All’esordio in Serie A, il classe ’92 conferma quanto di buono gli addetti ai lavori dicono sul suo conto. Certo, il clima della partita è tutt’altro che infuocato, ma Perin è sempre attento e sicuro nei propri interventi: reattivo nelle parate, tempestivo nelle uscite. In avvio di ripresa pecca di inesperienza, causando un ingenuo – ma indolore – rigore su Bogdani. Si riprende subito e compie un altro paio di interventi di livello.

Mesto 6 – Gli piace più spingere che difendere. Ma l’asse portante di questo Genoa è la fascia sinistra. Per questo, Mesto limita le proprie sortite, controllando agevolmente la sua zona. E un cliente potenzialmente scomodo come Giaccherini.

Dainelli s.v. – Esce per un problema fisico dopo soli venti minuti. Fin lì, poco impegnato. Dal 20’ Kaladze 5,5 – Il Cesena, quando attacca, è sempre molto lento e prevedibile. L’ex rossonero, a questi ritmi, controlla il centro della difesa senza particolari difficoltà. In occasione del rigore conquistato da Bogdani, però, – non protegge a sufficienza Perin. Altra dormita a cinque minuti dalla fine, quando perde Jimenez, ben servito da Malonga.

Moretti 5,5 – Pomeriggio di tranquillità. Bogdani catalizza tutto il gioco offensivo del Cesena, e Moretti lo limita con efficacia. Sul secondo gol del Cesena, condivide la dormita del reparto arretrato rossoblù.

Criscito 6,5 – Parte fortissimo, da ala aggiunta, relegando Antonelli in copertura. In fase difensiva, sullo 0-0, commette un’ingenuità, ma Bogdani lo grazia. Nel secondo tempo limita le proprie sortite, ma al 73’ con un gran tiro trova ancora il modo di impegnare Calderoni. Finale di partita in evidente debito d’ossigeno.

Rossi 6,5 – Come al solito, è onnipresente. E’ il primo filtro che Ballardini pone a ogni iniziativa del Cesena.

Milanetto 6,5 – Vertice basso del rombo schierato da Ballardini, fa girare la squadra con efficacia, giocando sempre semplice e sicuro. Utile anche in fase di rottura.

Antonelli 5 – Le sue doti fisiche sembrano sprecate. Forse la posizione di mezz’ala, disegnata per lui da Ballardini, lo limita un po’. Sta di fatto che è molto bloccato.

Rafinha 5,5 – Impegnato a sorpresa come trequartista, si muove molto, ma incide poco. Si dice che potrebbe essere stata la sua ultima partita nel Genoa: non memorabile. Dal 56’ Kucka 6 – Si posiziona a centrocampo e dà una grande mano alla difesa.

Floro Flores 7 – Il Cesena è tutt’altro che concentrato, soprattutto in avvio. Floro Flores ne approfitta, timbrando una bella doppietta. Progressivamente, si fa coinvolgere nel ‘clima vacanziero’ della gara, e cerca qualche preziosismo di troppo. Sempre di qualità le azioni orchestrate in cooperazione con Palacio. Dal 62’ Boselli 6 – E’ ufficialmente l’idolo dei tifosi genoani, dopo il gol vittoria nel derby: ogni volta che tocca palla, Marassi esplode. Dialoga di fino con Palacio e sfiora la realizzazione in rovesciata.

Palacio 7,5 – Si conferma tecnicamente eccelso. Con Floro Flores dialoga in velocità, con Boselli – quando entra, in precisione. Segna un bel gol, ne sfiora un altro e ne regala uno a Floro Flores. Man of the match.

Allenatore: Ballardini 6,5 – A sorpresa, schiera il Genoa con il 4-3-1-2, posizionando Rafinha alle spalle di Palacio e Floro Flores. La mossa dà buoni frutti, complice anche un Cesena sazio e piuttosto disattento. Soprattutto nel primo tempo.

CESENA

Calderoni 6,5 – Sui gol, fa quello che può. Compie due grandi parate su Criscito e Palacio.

Santon 5,5 – Quando incrocia Palacio – e accade spesso – sono dolori. Fa qualcosa di meglio quando prova a spingere: nel finale corre tanto, approfittando della stanchezza di Criscito. Però concretizza poco.

Dellafiore 5 – Resiste in campo venti minuti, poi è costretto a uscire. Ma quei 1.200 secondi sono sufficienti per condannare il Cesena. E’ il peggiore della disastrosa difesa bianconera di inizio gara: lascia calciare due volte Floro Flores, in occasione del primo gol e si fa facilmente saltare da Palacio nell’azione del raddoppio dei Grifoni. Dal 20’ Pellegrino 5,5 – Spesso viene preso in mezzo tra Floro Flores e lo scatenato Palacio. Di mestiere, e soprattutto di fisico, limita comunque i danni.

Felipe 5,5 – Ai ritmi – lentissimi – della partita di oggi, Palacio e Floro Flores sarebbero clienti difficili per tutti. Ma Felipe, che paga lo scarso minutaggio di quest’annata, risulta un po’ troppo incerto.

Lauro 6 – Dal suo lato, il Genoa non spinge molto. Lui si accontenta di presidiare la zona, rischiando il meno possibile. Complice, in negativo, nella dormita del reparto difensivo del Cesena, in occasione del secondo gol di Floro Flores

Caserta 6 – Impegnato sul centrodestra, non fatica a contenere Antonelli, ma ha un altro passo rispetto a Criscito, che dalle sue parti spinge spesso e volentieri. Protagonista dell’occasione migliore del Cesena, nel primo tempo: gran tiro di prima intenzione dalla distanza, che però trova Perin pronto. Dal 46’ Sammarco 6 – Come al solito, porta ordine e disciplina nel centrocampo del Cesena.

Gorobsov 6,5 – L’oggetto misterioso comincia a mettere i mostra i mezzi notevoli che in molti gli attribuiscono. Tanta corsa e apprezzabili geometrie lo rendono, per 70 minuti, il padrone del centrocampo bianconero. Poi cala vistosamente.

Parolo 5,5 – Partita timida: preso in mezzo tra Rossi e Mesto, non incide mai.

Giaccherini 5 – Conferma di aver finito la stagione un po’ a corto di energie: non tira mai in porta, non ispira mai i compagni. Dal 71’ Malonga 6,5 – Sferzata di ritmo: si muove sulla trequarti, risultando sempre pericoloso e regalando l’assist a Jimenez per il 2-3.

Bogdani 6 – E’ lentissimo. Ma tutte le azioni del Cesena si appoggiano a lui. Tocca tanti palloni, anche se spesso non li fa fruttare. Si procura e trasforma il rigore dell’ 1-3.

Jimenez 6,5 – Meno ‘presente’ del solito, è sempre un bel vedere. Quando gli capita l’occasione buona (cortesia di Malonga), non sbaglia e fa 2-3.

Allenatore: Ficcadenti 6 – Il Cesena ha già conquistato lo Scudetto della salvezza. I bianconeri non si presentano in campo con la dovuta cattiveria, ma Ficcadenti ha il merito di convincerli a restare aggrappati alla partita fino al 90’.

ARBITRO: Nasca 6,5 – Partita a ritmi lenti e molto corretta. Lui non sbaglia nulla.

GENOA-CESENA 3-2
Genoa (Modulo 4-3-1-2): Perin; Mesto, Dainelli (20’ Kaladze), Moretti, Criscito; Rossi, Milanetto, Antonelli; Rafinha (56’ Kucka); Floro Flores (Boselli 62’), Palacio. A disposzione: Eduardo, Chico, Veloso, Paloschi. All: Gamberini

Cesena (Modulo 4-3-3): Calderoni; Santon, Dellafiore (20’ Pellegrino), Felipe, Lauro; Caserta (46’ Sammarco), Gorobsov, Parolo; Giaccherini (71’ Malonga), Bogdani, Jimenez. A disposizione: Antonioli, G. Colucci, Piangerelli, Riski. Allenatore: Ficcadenti

MARCATORI: Floro Flores 6’, 17’ , Palacio 45’ +1 (G); 49’ Bogdani (rig.), 85’ Jimenez (C)

AMMONITI: Perin (G)

ESPULSI:

LA CLASSIFICA: Milan 81, Inter 76, Napoli 69, Udinese 65, Lazio 63, Roma 60, Juventus 57, Palermo 56, Fiorentina e Genoa 51, Parma, Catania e Chievo 46, Cagliari 45, Cesena 43, Bologna 42, Lecce 41, Sampdoria 36, Brescia 32, Bari 24.

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