Dati personali sottratti non più solo da computer ma anche da altri strumenti tecnologici

ROMA – La Mocana, l’azienda americana specialista nel settore della sicurezza informatica, mette in evidenza il fatto che gli smartphone, i televisori e altri strumenti tecnologici di grande utilizzo siano sempre più spesso utilizzati dai malintenzionati come strumenti per carpire informazioni importanti. Se infatti i produttori elettronici si sono fino ad ora adoperati nel creare dispositivi che assicurassero la connessione alla rete, poca è stata l’attenzione all’aspetto della sicurezza.

Secondo il New York Times tali informazioni possono essere facilmente ottenute, come sperimentato da alcuni ricercatori attraverso un test con un modello di Hdtv. Il test ha dimostrato come attraverso una sorta di “buco” nel software si possa navigare dal televisore, sostituire la schermata di Amazon.com con una fittizia, in modo da accedere ai dati inseriti sul sito per gli acquisti, effettuati anche con carta di credito.

SICUREZZA DATI E NUOVE TECNOLOGIE – Ad accrescere i dubbi sulla sicurezza dei dati personali in relazione alle nuove tecnologie anche gli esperti della Symantec, i quali affermano che le aziende che si dedicano alla realizzazione di protezioni informatiche devono rinnovare i loro prodotti e riprogettarli, dal momento che ci si trova ad affrontare attacchi diversi da quelli operati dai classici computer.

I pc risultano ancora bersagli privilegiati da parte dei cyber criminali, che tuttavia hanno allargato il loro campo d’azione ai cellulari, che negli ultimi anni si stanno perfezionando nella connessione alla rete, trasformandosi dunque in bersaglio interessante.

I TENTATIVI DI CONTRASTO – Numerosi i tentativi, di contrastare questa tendenza, ad essere falliti: sistemi di tracciamento satellitare,  scanner biometrici e digitali per l’identificazione, strumenti che disattivano le funzionalità o “congelano” i dati.

Anche gli esperti del McAfee Labs avvertono che le minacce sono numerose, perché notevolmente espanso è il campo dei produttori minori che propongono varianti diverse di prodotti di largo uso.

LE FRODI INFORMATICHE – La situazione appare più preoccupante se si considera l’esistenza di altre frodi informatiche quali il “phishing”, consistente nell’irretire attraverso email apparentemente inviate da istituti di credito, o attraverso sms (il cosiddetto “smishing”).

I sistemi di sicurezza devono dunque essere perfezionati di pari passo con lo sviluppo delle tecniche di truffa, consapevoli che in ogni caso la connessione ad una rete comporta sempre dei rischi legati alla tutela dei dati personali.

Luca Bagaglini

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