MADRID (Spagna) – Oltre ai trofei conquistati nella scorsa stagione a Milano è rimasto un gran bel pezzo di Mourinho. Impossibile dimenticare chie, come lo Special One, in appena due anni riesce ad abbattere la lunga maledizione della Champions League e ti porta, oltretutto, alla conquista di scudetto e Coppa Italia. Lui adesso è a Madrid, al Real, per plasmare un’altra squadra. La sua lontananza, almeno per oggi, è colmata da un’intervista de ‘La Gazzetta dello Sport’, mediante la quale lancia un affettuoso saluto ai suoi ex tifosi e racconta della sua nuova avventura in terra di Spagna. Senza tralasciare un commento sulla campagna acquisti del Milan.
L’INTER NEL CUORE – “Mi sento ancora con Moratti, ogni settimana, l’Inter mi è rimasta nel cuore. Putroppo però finora non ho avuto occasione di vederla giocare”.
MILAN AVVERSARIO DI CHAMPIONS – “Ha fatto grandi colpi, e in Europa è acora più pericoloso. Ma non mi sbilancio sullo scudetto”.
LIGA NUOVA – “Qui in Spagna c’è più spazio per la tecnica e il gioco. Se lottasse per lo scudetto una squadra che non è Barcellona o Real Madrid sarebbe una sorpresa. Qui però che grande tensione, ma se non riesci a sopportarla è meglio non allenare il Real, già un pareggio a Mallorca è un dramma. Fortuna che non ho più l’ossessione dei titoli… Altrimenti sarebbe stato meglio restare all’Inter con la possibilità di vincere tutto, qui invece devo lottare con il Barcellona.
TETTO D’EUROPA – “Barcellona, Real Madrid, Inter, Milan, Chelsea, Manchester United e Bayern Monaco, questi possono vincere la Champions League, gli altri è molto difficile”.
PALLONE D’ORO – “C’è Sneijder, poi Xavi”.
DELUSIONE ITALIANA – “Se nella Nazionale giocano gli stessi 30enne da 4 anni prima è difficile che si vinca”.
TECNO-MOU – “Riguardo la tecnologia in campo su alcune cose c’è da discutere, ma la tecnologia sul gol-non gol non capisco perchè non venga inserita”.
A.B.
