MILAN-NAPOLI CANNAVARO SUDDITANZA PSICOLOGICA / NAPOLI – Non si placa l’ira di Paolo Cannavaro tre giorni dopo la sconfitta di Milano che ha allontanato il Napoli da quell’obiettivo mai dichiarato ma sempre sognato che è lo scudetto: “Perdere contro i rossoneri ci può stare, non ne usciamo certo ridimensionati -ha detto in conferenza stampa- Tuttavia non possiamo trascurare gli episodi arbitrali”. Primo tra tutti il rigore assegnato dall’arbitro Rocchi al Milan: “Il rigore non c’era. Andava fischiato un fallo su di me da parte di Ibrahimovic, e del successivo tocco di mano non se ne erano accorti neanche i nostri avversari, che infatti stavano protestando per chiedere il calcio d’angolo“.
SUDDITANZA PSICOLOGICA – Cannavaro non se la sente neanche di bocciare completamente la prestazione della squadra a ‘San Siro’: “Fino al rigore non avevamo corso troppi rischi anche se stavamo soffrendo. Le parate più difficili De Sanctis le ha fatte dopo l’1-0. Oltre al rigore, quello che mi ha infastidito è stato l’atteggiamento generale, ma purtroppo bisogna prendere atto della realtà, e la realtà è che la sudditanza psicologica al momento esiste“.
ATTENTI A QUEI DUE – Tornando a parlare del futuro, i sogni di Cannavaro si scontrano col realismo, ed ecco che il capitano partenopeo comincia a guardarsi alle spalle: Lazio e Udinese stanno facendo un campionato veramente straordinario. Dobbiamo guardarci da loro, ma allo stesso tempo non possiamo rinunciare a guardare avanti perchè le due squadre che ci precedono non sono lontane”.