Milan-Fiorentina, Allegri: “Non so dove metto Boateng”. E sul modulo…

ALLEGRI MILAN CONFERENZA STAMPA / ROMA – L’allenatore del Milan Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con la Fiorentina.

GLI AVVERSARI – “Domani affronteremo una buona squadra, che sa giocare molto bene. Dobbiamo fare punti per risalire. Martedì abbiamo giocato con grande intensità, alcuni giocatori stanno ritrovando la condizione. Ho rispetto della Fiorentina, Pizarro detta i tempi di gioco, dietro sono rognosi e hanno ottimi esterni. Non dobbiamo farci prendere dalla frenesia quando loro avranno la palla. Ma faremo una grande partita”.

IL RINNOVAMENTO – “Per due anni ho avuto una grande squadra a disposizione, quest’anno con tutti i cambiamenti era impensabile dopo due mesi essere in testa al campionato. Porterò a termine il mio lavoro fino al 2014, voglio tornare a combattere per i primi 3 posti. Abbiamo tutti gli obiettivi aperti. Stiamo crescendo, martedì eravamo l’unica squadra europea con in campo 4 ragazzi nati dal ’90 al ’92”.

LA FORMAZIONE – “Domani è fondamentale per la classifica. Bonera giocherà, ho dubbi sull’altro centrale ma dovrebbe giocare Mexes. Anche se l’ultima volta si è presentato tardi all’allenamento e non ha giocato. Pato dovrebbe esserci, Emanuelson è da valutare. Boateng ha giocato dietro a Bojan, ma può giocare anche con PatoEl Shaarawy vediamo perché il ragazzo ha un problema al tendine. Boateng sta molto bene e mi aspetto molto da lui ed è probabile che parta dall’inizio. Ma dove lo metto non si sa. Non ci possiamo permettere di giocare partite sottoritmo, dovremo giocare con un ritmo molto alto. El Shaarawy rischia lo stop, Robinho al suo posto? Robinho può giocare sia da esterno che come seconda punta”.

IL MODULO – “Perché adesso funziona il 4-2-3-1? E’ stato facile capire che era il modulo giusto. Siamo partiti il 9 luglio con un sistema, sono arrivati dei giocatori che hanno cambiato totalmente la prospettiva come De Jong e Pazzini ed ho dovuto cambiare sistema di gioco. Cambiando i giocatori le cose non funzionavano bene”.

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