Roma-Udinese, le parole di Baldini dopo la sconfitta

ROMA UDINESE DICHIARAZIONI BALDINI / ROMA – Un’altra inaspettata sconfitta per la Roma di Zeman che, avanti 2-0 a fine primo tempo, si fa rimontare 3-2 nella ripresa dall’Udinese. Già con il Bologna finì in identica maniera. Il motivo di questo calo di rendimento non sa spiegarselo nemmeno il direttore generale Franco Baldini, appositamente intervenuto a fine gara ai microfoni di Sky: “E’ difficile dare una spiegazione a partite del genere, anche perché la squadra ha lasciato intravedere grandi potenzialità per il tipo di calcio che riesce a esprimere. E’ come se si spegnesse la luce, viene meno la convinzione. E dà fiducia poi all’altra squadra -spiega il dirigente a fine gara-. Per la prima mezz’ora l’Udinese è stata spettatrice. Bisogna lavorare tutti insieme: allenatore, squadra e dirigenza per ottenere un rendimento costante per tutti i novanta minuti. Sicuramente l’allenatore ha dato un’identità di gioco, ma bisogna lavorare su altro”.

LAMELA PROMOSSO – “Ha un talento che tutti gli riconoscevamo. Negli schemi di Zeman trova una collocazione ideale per andare in porta. Oltretutto fa gran lavoro in fase di ripiegamento”.

TRAGUARDO CHAMPIONS – “Continuo a sostenere che la squadra ha le potenzialità per aspirare a un posto in Champions League. Chiaro che sostenerlo dopo partite del genere è più complicato. Fa male perché dopo la partita di Genova sembrava che avessi acquisito maggior convinzione dei nostri mezzi”.

ARBITRI NO COMMENT – “Parlare di arbitri è controproducente. Bisogna mettere meno pressione. Io credo che questa sera avremmo potuto vincere con o senza torti arbitrali, non credo sia questo il motivo della sconfitta. Zeman ha detto che gli arbitri possono decidere i campionato? Nessuno gli ha impedito di esprime suo pensiero”.

CERTEZZE ZEMAN – “Per esempio con il Pescara lo scorso anno ha anche dimostrato di curare un’ottima fase difensiva. E il Pescara non era la squadra che doveva dominare il campionato. Quando si parla di gioco non si intende solo quello offensivo, ma in tutti i sensi. Tutti insieme si attacca e si difende”.

 

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