Calcioscommesse, Chiappero su sentenza Tnas-Alessio: “Juventus comunque amareggiata”

JUVENTUS ALESSIO SENTENZA CHIAPPERO / ROMA – ‘Sky Sport’ ha intervistato l’avvocato di Angelo Alessio e della Juventus Luigi Chiappero: ” Di sicuro non c’è soddisfazione, perchè l’obiettivo per Angelo Alessio era quello per Antonio Conte, ossia di riportare un successo pieno, perchè a nostro giudizio ci stava l’assoluzione. Purtroppo non è arrivata, credo che la sanzione così contenuta, così ridotta, che andrà a scadere nei giorni stessi della decisione, sia da interpretare come una sorta di impossibilità di arrivare ad una sentenza di assolutoria.

Certo avremmo avuto piacere che il Tnas dicesse che non vi era responsabilità per Angelo Alessio. Lui l’ha vissuta malissimo, perchè almeno essere ascoltati da chi ti accusa è il minimo nei processi. Quindi questo fatto lo ha tormentato e anche per l’avvocato cercare di spiegare il perchè non era avvenuto non è stato troppo semplice. Io continuo a dire che le carte erano assolutamente in regola per un’assolutoria piena. LaCorte di Giustizia lo aveva poi sostanzialmente ritenuto responsabile perchè consapevole del fatto, tra virgolette, ‘Mastronunzio’. Su Mastronunzio credo che abbiamo sfondato non la porta, ma il portone: siamo entrati per la via maestra, abbiamo dato prove documentali, certe, sicure, che le cose stavano in modo diverso. Quindi speravo ci fosse un successo pieno. Non è avvenuto, pazienza. Però, questo un po’ ci amareggia.

Adesso bisogna guardare avanti e quindi guardando avanti si può anche essere sereni per via del fatto che si ritorna in panchina; questo può lenire tante sofferenze. Io credo che Alessio non sia assolutamente contento, anzi, ne sono certo. Lui mi ha sempre detto di non essere neanche mai stato squalificato dal campo. Devo dire che quando le sentenze arrivano dopo che comunque hai già scontato due mesi di sanzione, diventa molto difficile riuscire ad ottenere un successo pieno, perchè significherebbe comunque scrivere che quello che è avvenuto fino a quel momento non andava bene. Purtroppo è il sistema: il nostro sistema prevede che le sanzioni diventino esecutive immediatamente, a differenza dei giudizi ordinari, dove invece le sanzioni diventano esecutive al termine del processo, dopo la Cassazione. Quindi è chiaro che l’ultimo giudizio finisce per essere condizionato da quello che è già capitato prima, soprattutto se tu hai praticamente già scontato la pena che dovevi scontare. E’ inevitabile che non si possa non tenere conto di questo. E se si tiene conto di questo, i due mesi sono davvero quasi un’assolutoria”.

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