Milan-Inter, Ambrosini su Pazzini-Cassano, Zanetti, Stramaccioni e…

MILAN INTER AMBROSINI PAZZINI CASSANO / MILANO – Massimo Ambrosini è pronto e non vede l’ora di giocare il derby. Il capitano del Milan, intervistato da ‘Sky Sport24’, ha toccato diversi punti della prossima ‘stracittadina della Madonnina’. A cominciare dalla sua condizione fisica: “Ho avuto un problema a Parma, spero di recuperare. Ho tantissima voglia di giocare questo derby: non può mai essere ridimensionato, è una partita che tutti vogliono giocare, il cui risultato può condizionare la stagione. Non può essere una stracittadina di secondo piano. Avevamo fatto piccoli passi in avanti anche a Parma: sappiamo che il momento sia delicato, la squadra è in crescita e servono risultati, il derby perciò può darci una spinta decisiva”.

EL SHAARAWY E MODULO – “El Shaarawy sta facendo vedere cose di alto livello: è un bravo ragazzo, rimarrà coi piedi per terra. Avevamo già visto il suo valore in allenamento. Il modulo è buono, ma la differenza la fa l’interpretazione, lospirito della squadra nell’impiegarlo. Nel calcio moderno bisogna saper cambiare diversi moduli nel corso della stessa partita”.

PAZZINI E CASSANO – “I due giocatori erano scontenti delle situazioni che vivevano, quindi l’affare l’hanno fatto loro. Ma non è vero che non sopportassimo Antonio: ha un carattere particolare, ma qui ha lasciato un buon ricordo. L’Interha giocatori di grande personalità, abituati a questo tipo di partite”.

ZANETTI – “Ho una stima infinita di Zanetti: ha mostrato negli anni di riuscire a superare difficoltà importanti della sua squadra, togliendosi soddisfazioni che merita assolutamente. Da chi sta iniziando a invecchiare provo anche “invidia” nel vedere come riesce a stare in campo”.

STRAMACCIONI – “Stramaccioni ha fatto una buona impressione da subito: per quello che posso vedere da fuori mi sembra molto competente e deciso. I giocatori lo seguono, e questa è una qualità che rende un allenatore importante.

VECCHIA GUARDIA – “Mi mancano tutti nello spogliatoio: abbiamo lasciato amici, più che giocatori”.

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