Calcioscommesse, ecco tutta la verità di Conte

Conte (Getty Images)

CALCIOSCOMMESSE PARLA CONTE / ROMA – Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, il tecnico della Juventus, Antonio Conte, parla dello scandalo calcioscommesse che lo ha coinvolto e dice la sua sul Siena, su Carobbio, su Gervasoni e su Stellini.

PATTEGGIAMENTO – “C’è una cosa che non rifarei se potessi tornare indietro: accettare controvoglia il patteggiamento. Non si patteggia l’innocenza anche se gli avvocati ti consigliano di farlo perché è un’opportunità e i rischi del dibattimento sono alti. E’ stato un errore. Certo, non avrei ammesso nulla, ma si sarebbe percepita una cosa diversa. Su un fatto concordo con i giudici: 90 giorni non erano una pena congrua. Quella giusta è zero: non ho commesso nè illeciti, nè omesse denunce».

RICORSO – “Sono convinto che leggeranno le carte con attenzione evitando, con il proscioglimento, un’ingiustizia. Ho la coscienza a posto, non penso possa dire lo stesso chi ha gettato fango su di me. Sbaglio o parliamo di un ex giocatore che ha ammesso di aver truccato partite per anni? “.

PERQUISIZIONE: “Solo io so il dolore che ho provato quel giorno. Non ero in casa, ma c’erano mia figlia piccola e sua nonna. Sa che cosa ha detto un poliziotto a mia suocera che domandava perché? Lo chieda a suo genero il perché. Ha detto così, in modo quasi sprezzante. Ecco, non avendo fatto nulla non potrò mai dare una risposta a mia suocera. Gli avvocati mi hanno spiegato che quello era un atto dovuto, ma questo non lenisce una ferita che resterà aperta per tutta la vita”.

CAROBBIO E IL PERMESSO NEGATO – “Certo, tornassi indietro valuterei con più attenzione quella richiesta. Il parto è un momento importante nella vita di una coppia. Il pari combinato durante la riunione tecnica? Accusa insensata: sarei stato così fesso da rendermi ridicolo e ricattabile da 25 giocatori? Lo stesso Carobbio fa riferimento al mio discorso: intenso e carico di motivazioni. E dopo averli spronati per lui avrei concluso dicendo “comunque pareggiamo”? Ma che senso ha?”.

VERSIONE GERVASONI: “Mi faccia spiegare l’importanza del fatto: due pentiti ritenuti credibili raccontano cose diverse su Novara-Siena. Non avendo altri riscontri, una versione annulla l’altra. E poi Carobbio ha continuato a cambiare le sue dichiarazioni in modo camaleontico, altro che arricchimenti come li ha definiti Palazzi. L’ultimo aggiustamento è arrivato, guarda caso, tre giorni prima della mia audizione. Carobbio in realtà non è un vero collaboratore, ma un soggetto che si sta difendendo. Se vuole posso fare degli esempi”.

STELLINI – “Mi sono arrabbiato molto con Cristian. Mi spiace averlo perso come assistente. Sta vivendo un momento difficile: dando le dimissioni ha dimostrato senso di responsabilità. Dal punto di vista umano l’affetto resta, è chiaro che i suoi comportamenti mi hanno messo in difficoltà e danneggiato”.

FIDUCIA – “Da quello che ho sentito sono molto sereno e fiducioso: contro il Parma conto di ritornare in panchina”.

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