Calciomercato Milan, il ritorno di Kakà: fumo rossonero

CALCIOMERCATO MILAN GALLIANI KAKA’ / MILANO – Che il mercato estivo 2012 del Milan sarebbe stato diverso dal solito lo si è capito sin da subito. Innanzitutto il club più titolato al mondo -come ama ripetere l’ad Adriano Galliani – ha cambiato faccia in poco tempo: via i senatori e fine di un ciclo. ‘Ma da chi e da dove si riparte?’ si chiedevano preoccupati i tifosi a giugno. Nessun nome di grido accostato ai rossoneri per settimane, ma soltanto voci su possibili eccezionali addii. Addii che come sappiamo sono poi diventati realtà. Adieu Thiago Silva, adieu Zlatan Ibrahimovic. Due dei migliori giocatori del Milan che se na vanno al PSG di Carlo Ancelotti. Va bene il fair play finanziario, va bene rimpinguare il bilancio, va bene vendere i campioni, però i tifosi rossoneri non hanno digerito il modus operandi di Galliani&co, soprattutto per via della tempistica: prima l’annuncio del rinnovo del terzino proprio il giorno del via alla vendita degli abbonamenti e dopo poco tempo il faraonico trasferimento a Parigi. E tifosi così arrabbiati pronti a ribellarsi a suon di class action. Ma poi il tempo passa, mitiga un po’ tutto e i fan del Milan si sono consolati pensando che Galliani ci sa fare e che i colpi migliori li ha sempre messi a punto a fine mercato.

Intanto ha preso vita la suggestiva idea di un ritorno di Kakà al Milan. Il figliol prodigo che torna dal padre. Lui che sventolò la maglia rossonera dal balcone giurando amore eterno per poi fuggire dopo qualche mese a Madrid. Lui torna, perché lui il Milan lo ha sempre amato e a Madrid non si è mai ambientato. Quanto squisito romanticismo c’è in questo? Tantissimo. E quanta analisi tecnica c’è? Pochissima. Già perché Kakà è davvero, al di là del suo amore per il Milan, un giocatore che serve al progetto di mister Allegri? Non sembra. Tanto che il tecnico toscano lo ha fatto sapere a Galliani di non essere interessato al brasiliano. Ma a quanto pare non c’è nulla da fare. L’Ad è convinto che riportare Kakà al Milan sia il miglior modo per riconquistarsi l’affetto dei tifosi, per sottolineare che il Milan è più di un club, che tutti, perfino quelli che giocano nel Real Madrid, mica Lodigiani con tutto il rispetto, vogliono alla fine tornare in rossonero. Insomma quelli che se ne vanno, non sanno quello che si perdono.

Alla luce di questo verrebbe da dire che il ritorno di Kakà al Milan è una mera operazione di marketing, operazione tra l’altro pressochè conclusa, nonostante le smentite ufficiali. E ciò non dovrebbe più di tanto soprendere: il Milan più di altre squadre si è sempre dimostrato superiore nell’arte della diplomazia e del marketing, d’altronde il presidente è un certo Silvio Berlusconi che sa come fare per accappararsi simpatie. Solo che ormai i tifosi rossoneri non si lasciano più abbindolare. Vogliono vincere, vogliono chiarezza. Il romanticismo e l’amore lo vogliono fuori da Milanello, vogliono lasciarlo solo alle coppiette alla Peynet.

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