Televisione, il dramma di Stefano Cucchi sbarca in Rai in ‘Un caso di coscienza’

TV TRAGEDIA STEFANO CUCCHI DIVENTA UNA FICTION RAI / ROMA – La morte di Stefano Cucchi diventa unaserie televisiva: la tragica storia del giovane romano verrà trattata in un episodio nella quinta stagione della fiction intitolata ‘Un caso di coscienza’ prodotta da ‘Red Film’ per ‘RaiFiction’.

Al centro dell’episodio la drammatica e triste vicenda di questo ragazzo che fu arrestato per droga nel 2009 e morì dopo alcuni giorni in ospedale, sul cui corpo vennero ritrovate ferite e fratture riconducibili senza dubbio ad un pestaggio, un caso davvero brutto che fa ancora oggi discutere, perché contornato da molti lati oscuri. Invece, come ha raccontato l’attore Sebastiano Somma, (che interpreta il protagonista della serie, l’avvocatoRocco Tasca), la storia raccontata sarà “un’ispirazione, perché la situazione è ancora aperta, per cui non si possono dare riferimenti, né tirare conclusioni bene precise sul caso Cucchi“.

Anche lo sceneggiatore Andrea Purgatori chiarisce che il caso di Stefano Cucchi verrà trattato solo in parte: “Abbiamo fatto una manipolazione su una storia reale. Abbiamo immaginato una vicenda molto simile, quella di un giovane in carcere che muore per le percosse che riceve e poi si scoprono coperture, depistaggi e omertà”. Purgatori ci tiene inoltre a sottolineare che nella serie tv ‘Un caso di coscienza’ si parlerà anche di razzismo, malasanità, adozioni internazionali e violenza nelle carceri. “Una delle carte vincenti della fiction ‘Rai’ – commenta lo sceneggiatore e giornalista romano – è proprio quella di parlare di fatti di cronaca in cui la vittima è debole, fragile, e difficilmente riuscirebbe a contrastare il potere forte che ha davanti. Questo è un aspetto tipicamente della scuola di sceneggiatura italiana: quello di emozionare – continua Purgatori – di lavorare sulla personalità individuale delle vittime rispetto alle grandi ingiustizie in cui sono coinvolte è uno dei nostri punti di forza”.

Intanto la serie ‘Un caso di coscienza’ sta andando molto bene anche sul mercato statunitense. Un giallo, unlegal thriller, che racconta uno spaccato di umanità, qualità narrativa apprezzata molto dagli americani.Purgatori però sembra essere preoccupato su un aspetto della serie tv: “Sarà probabilmente difficile riuscire a imporre sulle reti generaliste un linguaggio a cui non sono più abituate le nuove giovani generazioni che guardano le serie americane. I telefilm americani hanno la caratteristica di non essere informativi, di non dover spiegare mai troppo”.

Sveva Guerreri

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