EDITORIALE – Lazio, aspettando Godot

 

EDITORIALE LAZIO ASPETTANDO GODOT / ROMA – Carrizo, Matuzalem, Foggia. Ma anche Mendicino, Tuia, Zampa. Per non dire Sculli, Cinque, Di Mario. La Lazio è così. La solita Lazio: uno sproposito di calciatori sul piede di partenza, di contratti da risolvere, di ingaggi da azzerare. In attesa, in limbo. Prima ancora di pensare agli innesti, ogni anno i biancocelesti devono trovare acquirenti per pressoché metà dell’organico. Calciatori che aspettano. C’è chi a Formello timbra solo il cartellino, di ritorno da un prestito in Serie B o Lega Pro; è il caso degli ex Primavera, un settore da cui i più cadono nel calcio professionistico. Senza rialzarsi. C’è chi non rientra nel progetto tecnico e deve essere ceduto. Buoni giocatori, per carità. Ma nel calcio le decisioni sono all’ordine del giorno. E decidere significa estromettere.

 

Anche quest’anno la Lazio sembra non trovare il tempo di comprare. Attende, la Lazio. Troppe le cessioni da concretizzare, pochi gli uomini ad occuparsene. Pochi… due. I soliti noti. E in entrata? Gli abitanti di Auronzo di Cadore vedono le stesse facce in ritiro ogni anno: Zarate e Floccari nel 2011, Zarate e Floccari nel 2012. L’anno scorso il mercato si fece a giugno: Klose, Lulic, Konko. Quest’anno l’arrivo di Petkovic ha procrastinato ogni scelta. Ma ad oggi s’è visto solo Ederson. S’è visto. Poi, da buon laziale, è passato in infermeria. Dopo cinque anni ad aspettarlo.

 

Ora si parla di Xandao. Un ripiego, rispetto a Breno (un altro atteso, e atteso ancora). E non da poco. Tecnicamente e fisicamente. Ma da qualcuno si dovrà pur cominciare. Una speranza c’è: un certo mercato, a giugno, è stato fatto. I bistrattati Primavera: tre promozioni immediate per Berardi, Onazi e Rozzi. Più Cavanda, che forse non resterà. Ma ad Auronzo questi quattro hanno impressionato. Ah, già: ci sono anche quei due volti nuovi, quei ragazzi che la stagione scorsa non c’erano. Anche loro non hanno sfigurato. Niente male, questi Zarate e Floccari. E il resto? Il resto aspetta. I Carrizo, i Foggia, i Matuzalem. Per linea societaria: che aspettino. Se non ha fatto male a Godot

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