Mercato Roma, Sabatini su top player e Zeman

MERCATO ROMA SABATINI ZEMAN / ROMA – E’ giorno di conferenza stampa per la Roma. A parlare è Walter Sabatini, il direttore sportivo giallorosso. Ai microfoni dei giornalisti il dirigente ha dichiarato: “Siamo in un percorso: Luis Enrique non ha raggiunto la classifica potenziale della squadra, ma non per colpa sua. Abbiamo affidato la squadra a uno straordinario conduttore, la cui idea di calcio coincide con la nostra. Vogliamo una Roma i cui attaccanti segnino 70 gol”.

TOP PLAYER – “Top player? Ma chi è? E’ un neologismo calcistico, una definizione giornalistica. Il Milan l’anno scorso ha preso Nocerino, che si è espresso da top player, ma nessuno lo ha definito tale. Noi dobbiamo lavorare in sintonia con Zeman, che non è venuto per fare il tappabuchi: la sua è stata una scelta tecnica. Non sarebbe professionale parlare di top player che hanno fatto un anno di panchina: noi cercheremo ottimi calciatori, l’ho sempre detto”.

CASTAN – “Non è stato perfezionato il suo acquisto, ma è quasi un giocatore della Roma. Ma l’operazione non è definita, potrebbe anche saltare. Non sarà il prossimo Thiago Silva, ma è molto efficace. Non è una pallida riserva ma non può ancora considerarsi un top player. La Roma non può portare gente con stipendi da 12 milioni: non sarà una Rometta, ma dovremo fare attenzione anche alla gestione”.

BRADLEY E TACHTSIDIS – “Lavoro ben avviato con Bradley, ma non è un’operazione di marketing. Tachtsidis è stato richiesto da Zeman, e di lui mi fido molto. Mi ha detto: ‘Prendo quel ragazzo e lo trasformo in un campione'”.

LAMELA E OSVALDO – “Se Lamela sarà una buca, e non lo sarà, sarò stato tanto asino da dover lasciare la Roma. E’ forte, mi gioco la credibilità per lui. Il vituperato Osvaldo è fortissimo, perché siamo così depressi? Per la classifica? Io non faccio l’imbonitore, sono il d.s. della Roma e anche il vostro visto che vi occupate di Roma. Osvaldo è incedibile, un personaggio in cerca d’autore con grande ricchezza interiore. Ha dato una spintarella a Lamela, una bestemmiotta: e che ci frega? Lo abbiamo punito per educarlo”.

PROGETTO – “La Roma stava mettendo in campo un progetto non dissimile da quello della Spagna contro l’Italia, l’anno scorso. Abbiamo disperso quanto si stava consolidando, è una responsabilità che ci assumiamo”.

DIFENSORI – “Prenderemo un altro difensore centrale. Ora abbiamo questo ragazzino, Dodò, che esalta il mio senso estetico del calcio per come gioca. E’ rimasto il vituperato José Angel. Zeman mi ha detto: “Lascia qua questo giocatore, è un po’ imbranato in certe situazioni ma ha tutte le prerogative del calciatore importante”. La coppia di terzini sarà Angel e Dodò, poi deciderà l’allenatore. Terremo Rosi ancora per un po’, è da valutare. Stiamo prendendo un forte terzino destro, ma non sarà van der Wiel. Non vi posso dire il nome alternativo a Rosi. Cassani? L’ho avuto a Palermo. Ogbonna? E’ un mancino, gioca come difensore centrale”.

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