L’Editoriale di Sugoni (SkySport24) – Thiago Silva, Lucio e Silvestre: le grandi pensano a difendersi

EDITORIALE SUGONI THIAGO SILVA LUCIO SILVESTRE / MILANO – La suggestione è che il mercato dei difensori entri nel vivo proprio nella settimana in cui Alessandro Nesta – cioè il più grande difensore italiano degli ultimi anni – ha deciso di lasciare l’Italia e dire sì all’offerta del Montreal Impact. Perso lui, i tifosi del Milan hanno avuto paura di dover salutare anche Thiago Silva. Invece il rinnovo del suo contratto cancella ogni dubbio: Thiago resterà rossonero ancora a lungo. Fino al 2017, con un ingaggio da circa 6 milioni di euro netti a stagione. Il no alla super-offerta del Psg è stato ribadito forte e chiaro. L’accordo con il giocatore – che chiedeva un aumento dopo l’offerta dei francesi – è stato trovato in fretta. E in fretta arriverà anche quello tra la Juve e Lucio. L’addio all’Inter è già un ricordo. La Juventus il futuro. Così Marotta e Paratici si augurano di copiare il colpo Pirlo – anche nei risultati. L’Inter invece ha alleggerito il monte ingaggi senza indebolire troppo il reparto: da Palermo infatti è in entrata Matias Silvestre, per formare una coppia tutta argentina con Samuel. Poi eventualmente si penserà anche al destino di Ranocchia. Ma il mercato dei difensori non si ferma alle grandi. Perché la Roma aspetta Leandro Castan (arriverà dopo la finale di ritorno della copa Libertadores) e sogna Benatia, che l’Udinese però non ha nessuna intenzione di lasciare partire. Il Napoli balla tra Miranda dell’Atletico Madrid (che costa molto) e Gamberini, che potrebbe partire dalla Fiorentina, sostituito magari dall’argentino Roncaglia, che Pradè, sempre dopo la Libertadores, prenderà a costo zero dal Boca Juniors. E nella settimana dei difensori non si è parlato di quelli giovani – ma molto ambiti – come Capuano del Pescara. Lo hanno cercato addirittura dall’Ucraina, ma le grandi italiane faranno di tutto per non lasciarselo scappare. E nei prossimi mesi di Capuano sentiremo parlare molto. Chissà che proprio lui non possa diventare il Nesta del futuro…

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