Calcioscommesse, esclusivo Foschini su indagini e squadre coinvolte

RADIOCALCIOMERCATO FOSCHINI CALCIOSCOMMESSE / ROMA – Le inchieste parallele delle Procure di Cremona, Bari e Napoli sul calcioscommesse stanno facendo venire alla luce sempre più retroscena illegali. Per fare il punto della situazione, RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Giuliano Foschini, giornalista de ‘La Repubblica’.

MINACCE DEI ‘TIFOSI’ – “Questa vicenda non può non avere conseguenze, ci saranno provvedimenti anche pesanti. Le minacce dopo le intercettazioni? Da un anno a questa parte io e Mensurati (suo collega di ‘Repubblica’, ndr) seguiamo le indagini sul calcioscommesse, e l’altro giorno parlavamo del fatto che in Italia non si riesce a fare i giornalisti sportivi: si passa sempre per tifosi, qualsiasi cosa si scriva. Abbiamo ricevuto delle minacce dai tifosi della Lazio, o alcuni che millantavano di essere tali. Era un proiettile con un biglietto allegato: ‘Ti voglio baciare freddo’. Ma bisogna dare il giusto peso a queste cose, senza drammatizzarle. Ci siamo occupati di Berlusconi ed altro, ma non è mai successo niente. Dobbiamo chiederci perché il calcio reagisca in questa maniera”.

QUALE REAZIONE? – “Il calcio non ha avuto gli anticorpi per affrontare una situazione di questo tipo, però non vuole ammetterlo. Tutti gridano alla tolleranza zero, allo scandalo, però nessuno fa niente. Di fronte ad una situazione del genere gli stessi vertici del calcio si sarebbero dovuti dimettere“.

SQUADRE COINVOLTE – “Bari, Lecce e Sampdoria rischiano grosso. E’ una situazione delicata, emergenziale, e come tale dovrebbe essere trattata. Cosa che il calcio non sta facendo. Tramite la Procura di Cremona risultano implicate anche Lazio, Genoa e ancora Lecce. La Procura di Napoli sta indagando solo sugli azzurri e siamo quasi giunti alla fine. Si sta indagando anche sull’ex portiere partenopeo Giannello, che avrebbe venduto qualche partita. Anche in questo caso non c’era stata nessuna denuncia”.

Be the first to like.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĂ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *