Campione ai Raggi X: Samir Nasri

Samir Nasri (Getty Images)

CAMPIONI AI RAGGI X NASRI / ROMA – Samir Nasri aveva lasciato l’Arsenal per iniziare a vincere qualcosa di importante con il Manchester City. Fino a due settimane fa, invece, i suoi sogni e quelli dei citizens erano diventati improvvisamente incubi: prima l’eliminazione da tutte le Coppe sia europee che nazionali; poi la fuga solitaria in vetta alla Premier League dello United. La prima stagione a Manchester del talentino francese sembrava quindi destinata a chiudersi con l’etichetta di ‘eterno secondo’. Dopo i due passi falsi in campionato dei Red Devils, invece, ecco che per Nasri e per la squadra di Roberto Mancini la delusione si è improvvisamente trasformata in speranza. Il pareggio rocambolesco casalingo dello United con l’Everton e la contemporanea vittoria del City sul Wolverhampton, firmata anche da un suo gol, ha infatti ufficialmente riaperto la corsa al titolo della Premier a tre giornate dalla conclusione e con lo scontro diretto ancora a disputare, proprio all’Etihad Stadium.

IL PASSAGGIO AL CITY

Cercato nell’estate scorsa dai club più importanti d’Europa (come Milan, Real Madrid e Manchester United), Samir Nasri, alla fine, il 24 agosto del 2011 si è trasferito al City dello sceicco Mansur che per lui ha sborsato un assegno da 27 milioni di euro blindandolo con un contratto quadriennale da circa 160 mila sterline a settimana.

GLI ESORDI

Nato a Marsiglia il 26 giugno del 1987, Samir Nasri è un prodotto del vivaio dell’Olympique, società nella quale approda dall’età di nove anni. Di origine algerina, come un certo Zidane, Nasri fa il suo debutto in prima squadra nella stagione 2004-05. L’anno successivo, con il tecnico di Albert Emon, diventa un punto di riferimento della squadra ricoprendo il ruolo di centrocampista centrale e non più di esterno offensivo: i risultati danno ragione all’allenatore, tanto che il Marsiglia, trascinato anche da un certo Frank Ribery, raggiunge un sorprendente secondo posto in campionato e Nasri conquista il premio di miglior giovane della Ligue 1.

LA CONSACRAZIONE: L’ARSENAL

Soprannominato ‘Il piccolo Zizou’, Samir diventa così uno dei giocatori più apprezzati nel panorama calcistico europeo. A puntare fortemente su di lui è però uno dei maestri del calcio francese, Arsene Wenger, che nel luglio del 2008 decide di acquistare il suo cartellino per una cifra pari a 14 milioni di sterline. Una cifra importante per un ragazzo appena 21enne che comunque sarà ben ripagata dalle prestazioni del talentino di Marsiglia. Dopo il gol decisivo all’esordio contro il West Bromwich, Nasri diventa presto un idolo dell’Emirates grazie anche alla doppietta decisiva contro lo United: la sua prima stagione con i Gunners si conclude con sette reti in 44 presenze. A causa dei tanti infortuni, l’anno successivo l’Arsenal può giovare del suo contributo soprattutto in Champions League, cammino questo che si interrompe ai quarti di finale contro il Barcellona. Eletto calciatore francese del 2010, Nasri si riscatta nella stagione 2010-11 collezionando la bellezza di 15 gol in 46 apparizioni. Un bottino che però non permette alla squadra di Wenger di conquistare trofei e che spinge il fantasista transalpino a lasciare Londra, specie dopo gli addii di Fabregas e Clichy.

RUOLO   

Tecnica sopraffina e bravissimo nell’uno contro uno, Samir Nasri è un centrocampista offensivo capace di rendersi pericoloso sia da partendo destra che da sinistra, oppure nel classico ruolo di trequartista dietro le punte. Fonte inesauribile di assist per gli attaccanti, ‘il piccolo Zizou’ è dotato anche di uno tiro dalla distanza spesso letale.

NAZIONALE

Oltre alla carriera orfana di trofei nei club, anche la sua esperienza in Nazionale non è costellata da grandi successi o particolari soddisfazioni personali, almeno nella Nazionale maggiore. Dopo la vittoria dell’Europeo Under 17, Nasri fa il suo esordio con la Francia di Domenech il 28 marzo 2007, nell’amichevole contro l’Austria. La disastrosa spedizione ad Euro 2008 dei Bleus non esalta il valore del talentino di Marsiglia che poi, a sorpresa, viene escluso anche dalla lista dei convocati per i Mondiali in Sudafrica. Un’esclusione che Samir, probabilmente, deve ancora digerire e che forse gli darà qualche motivazione in più in vista degli imminenti Europei di quest’estate in Ucraina e Polonia.

 

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