Juventus, esclusivo De Paola su scudetto, Conte e Prandelli-Inter

Conte (Getty Images)

RADIOCALCIOMERCATO ESCLUSIVO LO MONACO / ROMA – La cavalcata bianconera verso lo scudetto sotto la lente d’ingrandimento del direttore del quotidiano ‘Tuttosport’, Paola de Paola, intervenuto in esclusiva ai microfoni di ‘Radiocalciomercato.it. L’apertura del giornalista, però,  è sulle dimissioni di Lo Monaco da amministratore delegato del Catania: “Ho avuto modo di parlargli stamattina, ho riscoperto le caratteristiche di un uomo che ha fatto bene ovunque sia andato. A Catania lascia una cittadella dello sport, un parco giocatori importante, ha grandi capacità di scoprire giocatori, ed è un grande dirigente.”

FINE ERA LO MONACO – “Ha tracciato una terza via tra le gestioni folli dei grandi club e quelle di club che possono spendere poco. I motivi della rottura con Pulvirenti non li ha spiegati ma saranno sicuramente problemi personali. Andrà in una big? Più in alto andrà, più troverà presidenti che concedono fiducia limitata, bisognerà vedere se sarà in grado di armonizzarsi con società di livello più alto, ha obiettivi di grande crescita. E’ stato accostato al Napoli, ha ottimi rapporti con De Laurentiis visto che sono consiglieri in lega, sarebbe un grande banco di prova per lui.

SOGNO JUVENTUS – “Nessuno fa mistero, a questo punto la Juventus è la squadra favorita per lo scudetto, può permettersi anche di perderne una nelle prossime cinque. E’ la squadra che sta meritando più di tutti, con una qualità di gioco che a inizio campionato nessuno si aspettava. Conte ha saputo amalgamare talenti e gregari per costruire un’autentica macchina di gioco, ha sorpreso un pò tutti.”

FLOP ROMA – “A me piace l’idea di gioco di Luis Enrique, il progetto, ma il discorso della Roma non può ruotare intorno a Totti, bensì intorno alla lacunosa difesa, è lì che bisogna intervenire. Capisco anche la difesa a spada tratta dell’allenatore, ma bisognerebbe correre ai ripari, perchè la differenza tra la Roma in casa e in trasferta è abissale. Il progetto della Juve di Conte è nato sotto la stessa logica di quello di Luis Enrique, il tasso qualitativo giallorosso o di talento non è inferiore a quello bianconero, è stato fatto qualche errore in fase di mercato. Se ci si rende conto che ci sono delle cose che si ripetono, bisogna prendere atto e cambiare, Luis Enrique a volte mi sembra cocciuto e naif in certe sue proposte, ha cambiato formazione quasi ogni partita, al contrario della Juve che ha il suo impianto fisso. Credo che la mentalità non venga inculcata in manera ponderata dal tecnico giallorosso ai suoi.”

PREGI CONTE – “Disciplina tattica e carisma, la capacità di farsi ascoltare dai calciatori, questa è la diversità dagli altri allenatori, ad esempio Del Neri. Conte si aggiorna in continuazione ed è un cultore del lavoro, si impone su calciatori che hanno storia, vedi il caso Del Piero, con una gestione impeccabile. Pirlo è il giocatore che sta facendo la differenza, anche su Vucinic il tecnico leccese ha fatto un gran lavoro, basta vederlo come si applica.”

PRANDELLI E CAPELLO – “Credo che Prandelli abbia voglia di lavorare quotidianamente e l’Inter potrebbe ripartire da lui. Capello invece ambisce ad un ruolo di direttore generale se dovesse tornare in Italia, potrebbe essere l’ideale per la nazionale italiana.”

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