Juventus, i pilasti sui quali Conte sta ricostruendo un mondo

JUVENTUS, I SEGRETI DI CONTE / TORINO – Obiettivo ricostruzione. Era questo quello che era stato chiesto ad Antonio Conte appena si è seduto sulla panchina della Juventus, e a giudicare da questa sua prima stagione bianconera ci sta riuscendo alla grande. Il tecnico juventino aveva il duro compito di aprire un ciclo che possa negli anni rivelarsi vincente, con qualche grande investimento sul mercato, ma soprattutto con la rinascita del vecchio stile Juve, di quel carattere che solo la ‘Vecchia Signora’ possiede e che soltanto uno di ‘casa’ come Conte poteva rievocare, grazie anche all’aiuto del nuovo stadio. Analizziamo insieme quali sono i suoi segreti di lavoro:

TANTA CORSA – Il primo imperativo è stato quello della corsa. Conte ci ha costruito una stagione fin dai primi giorni di lavoro. La sua idea era che la squadra, alla lunga, potesse uscire vincitrice e i secondi tempi dei bianconeri lo dimostrano. La Juventus esce quasi sempre alla distanza e per tutta la stagione ha tenuto ritmi vertiginosi. Senza le coppe di mezzo era necessario andare a mille all’ora ogni domenica e per farlo è servito molto sacrificio fisico durante l’anno, grazie anche al lavoro dell’ottimo staff. Un sacrificio che sta ripagando.

COSTRUIRE UN’IDENTITA’ – L’altro elemento fondamentale era quello di costruire una squadra con una sua identità, quello che forse è mancato proprio in questi anni ai bianconeri. Conte ha saputo lavorare nella testa dei calciatori e nel loro orgoglio. Trasmettere a tutti il suo spirito e la sua voglia di vincere. Stimolare ogni elemento della rosa a dare il massimo per questa maglia, perchè questa è la Juve. Chi non credeva in qualcosa di importante era pregato di accomodarsi fuori e anche grazie al clima infernale del nuovo stadio lo spirito bianconero sembra essere tornato forte come prima, con connotati nuovi ed un’impronta ben precisa.

TUTTI IMPORTANTI – Il bel gioco è stata una conseguenza di tutto. Conte ha saputo dar fiducia a tutti, o quasi. Gente come Bonucci e Pepe, che sembrava fatta per palcoscenici meno prestigiosi, si sta rivelando determinante. Gli acquisti sono stati mirati e quasi tutti (Elia a parte) stanno rendendo al meglio. E poi c’era da gestire Del Piero, non uno qualsiasi. La loro amicizia ha fatto si che il capitano sapesse aspettare e sfruttare al meglio le sue occasioni perchè anche lui, e Conte lo sapeva fin dall’inizio, sarebbe stato fondamentale in questo progetto.

Be the first to like.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *