Inter-Genoa, Stramaccioni vuole i fatti: “Basta chiacchiere, parleremo sul campo”

Stramaccioni (Getty Images)

INTER-GENOA STRAMACCIONI / MILANO – E’ un Andrea Stramaccioni per niente emozionato e sicuro di sé, quello intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del suo debutto in Serie A sulla panchina dell’Inter. Ecco quanto dichiarato dall’ex allenatore della Primavera nerazzurra.

PRIMO BILANCIO – “E’ stata una settimana positiva. Sono soddisfatto e pronto per domani. Basta chiacchiere e basta promesse, ora dobbiamo dare una risposta sul campo. Questa è la voglia mia e questa è la voglia dei ragazzi. Vogliamo invertire il trend, chiedo ai tifosi di starci vicino, perché noi daremo tutto per dargli una soddisfazione. Ho un gruppo di grandi professionisti, che avrebbero dato tutto con qualsiasi allenatore. Vogliamo dare un segnale forte, smentire le voci che girano in questo momento facendo il risultato. E’ un momento in cui la famiglia dell’Inter è tutta unita intorno alla squadra, è una situazione che non piace a nessuno e vogliamo rialzarci”.

FORMAZIONE –
“Ho cominciato a lavorare fin dal primo giorno cercando di mettere in campo quelle che sono le mie idee, ovviamente non ho la presunzione di poter incidere in così pochi giorni. Vedremo la miglior Inter possibile del 1° aprile, poi cercheremo dare il massimo. Zarate? Credo si debba fare una media tra le sue prestazioni in passato e ciò che vuole diventare. L’Inter ha una grande rosa in attacco, Zarate è un giocatore di grande qualità, io dovrò cercare di mettere in campo i giocatori migliori per fare risultato. Livaja? Ho fatto allenare alcuni ragazzi della Primavera con la prima squadra in questi giorni, lui ci può essere utile perché mancano Alvarez e Sneijder. Ha già fatto qualche presenza in Serie A con il Cesena, è a disposizione”.

ALLENAMENTO – “Ho scelto di avere metà staff nuovo, con i miei uomini, e metà staff “storico”, con Beppe Baresi, per dare un segnale di continuità alla squadra e, al tempo stesso, portare qualcosa di fresco e di personale”.

SENSAZIONI – “Non so se domani sarà l’emozione più forte della mia carriera, quando arriva il fischio d’inizio pensi soltanto alla gara, credo sia stato più emozionante entrare in questo spogliatoio, domani alle 15 sarò più concentrato che emozionato. Messaggi d’auguri da Mourinho? Non penso che sappia neanche chi io sia, ma la fase di benvenuto ora l’abbiamo superata. Pensiamo soltanto ai verdetti del campo”.

FUTURO – “Sono felice di essere l’allenatore dell’Inter, sono una persona orgogliosa, voglio far bene con questa maglia e con questi ragazzi, poi Andrea Stramaccioni a livello personale non cambia certo perché sono diventato tecnico della prima squadra. Esordio in Serie A troppo tardi? (ride, ndr) Siamo seri, non ho mai pensato di arrivare all’Inter per andare ad allenare la prima squadra. Naturalmente l’obiettivo della mia carriera era quello di diventare un tecnico professionista, ma sarebbe stato ipocrita pensare di raggiungere subito il successo. Vincente? Non so se mi sento in questo modo, sicuramente sto crescendo e sono pronto a dare il mio contributo”.

M.Z.

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