Mercato Milan, presto Berlusconi ufficialmente tornerà presidente…

MERCATO MILAN RITORNO BERLUSCONI / MILANO – Tanto tempo è passato da quel lontano 20 febbraio 1986 quando Silvio Berlusconi acquisì il ruolo di Presidente del Milan.
Da allora ad oggi sono passati 26 anni e, in questo lasso temporale, ben 8 scudetti e 5 Coppe dei Campioni, solo per citare i trofei più prestigiosi, hanno trovato casa nella bacheca di Via Turati 3. Un enormità di successi che hanno fatto del Milan, fin dal dicembre 2007, il club più titolato al mondo (assieme al Boca Juniors). Un prestigio che il massimo dirigente rossonero non finisce di ricordare e del quale va, giustamente, fiero. In questi 26 anni ci sono stati anche dei periodi di “assenza presidenziale”, in particolare dal 21 dicembre 2004 al 15 giugno 2006 e poi, di nuovo, dal maggio 2008 fino ad oggi. Le cause sono state dettate dalla legge sul conflitto di interessi che vietava al Premier di ricoprire ulteriori cariche. Libero da impegni di stampo politico, Silvio Berlusconi è pronto a riprendere in mano il suo Milan.

FORMALITA’ – Se si passa dal sito ufficiale del club si nota che, accanto alla casella “Presidente”, c’è un segno che identifica come vacante tale ruolo. Come detto, non lo sarà ancora per molto: Silvio Berlusconi tornerà ad essere Presidente del Milan nella prossima assemblea dei soci che si terrà attorno al 20 aprile. La ripresa del mandato è, puramente, una formalità che verrà votata dall’unanimità degli azionisti del club rossonero, ai quali si parlerà non solamente del bilancio in termini economici e sportivi ma anche dell’impegno nel prossimo mercato estivo.

COSA BISOGNA ATTENDERSI? – Nell’estate 2006, caratterizzata dal ‘primo’ ritorno alla carica di Presidente di Silvio Berlusconi, il Milan non si distingue per i botti in entrata, anzi. Salutano Milanello gente come Rui Costa(svincolato), Stam e, soprattutto, Andriy Shevchenko. L’ucraino vola a Londra da Roman Abramovich e il suo trasferimento frutta ai rossoneri 45 milioni di euro che, fino all’ultimo, non si sapranno come spendere. E’, infatti, l’estate di Calciopoli, quella del “non si sa se facciamo le Coppe Europee”. Insomma, c’è nell’aria quel dubbio atroce che non garantisce ai rossoneri di pianificare il mercato e che blocca l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic, poi approdato all’Inter. In entrata, spuntano i nomi di BoneraFavalliGourcouff e del brasiliano RicardoOliveira. Un quartetto di nomi che, sicuramente, non corrisponde ai desideri dei tifosi rossoneri che attendevano un ritorno col botto del Presidente in società. Per completezza di informazioni, alla fine di quella stagione, il Milan si aggiudicò la sua settima Coppa dei Campioni contro il Liverpool. Il ritorno del Cavaliere ha, dunque, un precedente non esaltante dal punto di vista del mercato anche se, in altre occasioni, da Presidente o meno che fosse, ha permesso ai sostenitori rossoneri di godersi più piacevolmente le vacanze. Negli ultimi anni, la coppiaGalliani-Braida, cui si associa il merito di aver operato intelligentemente sul mercato, ha tenuto d’occhio le migliori offerte di qualsiasi campionato. Gli arrivi di Ibra, Robinho Boateng nella sessione estiva 2010 restano da 10 e lode e, a questi, sono seguiti più recentemente i colpi van Bommel (nel gennaio 2011), El Shaarawy eNocerino (nella scorsa estate).

ESTATE 2012 – Nel Cda che si terrà al termine della stagione, verrà sottoscritto il bilancio per l’annata 2011-2012. Il Milan spera di limitare i danni anche se, da qualche stagione a questa parte, la differenza tra ricavi e spese ha sempre visto una cifra elevata e scritta rigorosamente in rosso. L’ammontare degli ingaggi è il peso che grava maggiormente e la causa, di fatto, di una possibile limitazione degli investimenti estivi. C’è da considerare, oltretutto, che al Milan, i grandi colpi sono, quasi sempre, stati fatti in periodi di magra per rilanciare entusiasmi e prospettive stagionali e, fino a questo momento, la squadra ha dimostrato di avere un organico all’altezza, quantomeno, del campionato. Come segnalato da Allegri, però, il Milan vuole riuscire a conquistare la Champions League entro i prossimi due anni e, per far ciò, si necessita di un grande colpo, almeno a centrocampo. Un grande investimento resta un’ipotesi percorribile solo in caso di cessioni illustri. Il più vicino ad un cambio di maglia resta Pato, anche se la cessione del brasiliano obbligherebbe i rossoneri a rivedere l’acquisto di Tevez o di un altro grande attaccante. Più certo è il ricorso a quella filosofia applicata al mercato che ha portato in dote elementi come Antonio NocerinoMercato low cost? Sì, salvo che il vecchio-nuovo Presidente rossonero decida di regalare un altro sogno ai tifosi.

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