ROMA BURDISSO TOTTI MOURINHO MESSI LAMELA / ROMA – Assente dai campi da gioco dallo scorso novembre per un brutto infortunio, Nicolas Burdisso ha concesso una lunga intervista al periodico sudamericano ‘El Grafico’.
RECUPERO – L’argentino ha spiegato la dinamica dell’incidente e i momenti successivi all’operazione: “E’ stata la mia prima lesione importante in carriera. Mi sono rotto il legamento crociato posteriore, i due menischi, il legamento collaterale interno e ho anche rimediato una frattura al piatto tibiale. Mi sono arrivati tanti messaggi di auguri, da Mourinho, Bianchi, Villas Boas e Antonio Conte. Al momento riesco a piegare il ginocchio e conto di fare tutta la preparazione estiva con la squadra”.
TOTTI E LAMELA – Il difensore ha poi parlato di alcuni suoi compagni di squadra: “Il capitano a Roma è come il Papa ma si merita tutto: è un leader che ha sempre parole di elogio per i suoi compagni. Lamela? Mi ha sorpreso soprattutto per le qualità morali: ha voglia di imparare e può diventare uno dei migliori talenti argentini”.
MESSI E GLI ALTRI – Sui calciatori più forti in attività Burdisso non ha dubbi: “Messi nell’uno contro uno è immarcabile. Ha un’esplosività unica, è rapido e sa gestire il pallone. Dopo di lui metto C. Ronaldo, Iniesta, Xavi e Aguero“.
ALLENATORI – Sui tecnici che ha incrociato nel corso della sua carriera si è, invece, così espresso: “Bianchi è il migliore, lui sapeva entrare nella testa dei giocatori. Con Mancini ci siamo scontrati spesso, è un duro, ma non porta rancore a nessuno. Mourinho ha un carisma unico e, nel calcio moderno, è il tecnico più preparato”.
S.D.
