VETERE RADIOMILANINTER VAN BOMMEL GALLIANI / MILANO – Il Milan è l’unica squadra italiana ad averla spuntata. La formula “democratica” voluta da Platini ha portato ai quarti di Champions sette squadre di nazionalità diversa, dimostrando che anche i più piccoli possono essere grandi per un giorno: l’Apoel ne è la dimostrazione. Venerdì alle 12:00 i sorteggi e sapremo se la sorte sarà stata benevola.
Il Milan sta ricevendo risposte importanti da questa stagione: è la formazione in assoluto più attrezzata in Italia, mentre in Europa è tornata (al momento) tra le prime otto. In giugno però, andranno fatte una serie di valutazioni, visti gli oltre 10 giocatori in scadenza.
Il tema dei contratti da rinnovare è assai delicato, specie perché tra i nomi compare gente come Seedorf,Inzaghi, Nesta, Ambrosini, Gattuso, Zambrotta. E poi Flamini e proprio van Bommel. L’olandese, tra quelli sopra elencati, è il giocatore che sicuramente merita la “promozione”. Davanti alla difesa, con l’Arsenal, ha dimostrato una volta di più di poter ancora giganteggiare nonostante i 35 anni che festeggerà in aprile. Unica eccezione però, di un progetto che attorno ai giovani dovrà girare. Il conto pagato per l’eccessiva riconoscenza avuta in passato è stato troppo salato. Il presente dell’Inter, incappata nello stesso errore, deve essere deterrente. Per questo, Ambrosini, Inzaghi e Seedorf è giusto che lascino a fine stagione, per far spazio ad atleti più giovani, freschi, dinamici: l’Europa insegna che chi ha più corsa, in aggiunta alla qualità tecnica, alla fine viene premiato. E’ l’esempio del Chelsea, squadra trasformata da Di Matteo in pochi giorni, che sul piano fisico e della corsa ha surclassato un Napoli apparso stanco.
Al posto di Ambrosini, se l’adieu ci sarà, potra inserirsi bene quel Montolivo già bloccato da Galliani. Giocatore non eccelso, ma che dà ampie garanzie non solo davanti alla difesa. Seedorf, per evidenti limiti di età e logorio fisico, dovrà essere sostituito con un giocatore tecnicamente dotato, per non sentire la mancanza del “Professore” in special modo nelle situazioni da risolvere col colpo geniale: Eriksen dell’Ajax potrebbe essere l’uomo giusto. Può sembrare un’analisi spietata, senz’anima: ma il calcio dimostra che se partonoRonaldinho e Deco e promuovi Pedro e Busquets, privilegiando la sostanza alla fama, alla fine vieni ricompensato dai successi. L’assenza prolungata di Gattuso, in questo senso, ha dimostrato che il coriaceo centrocampista calabrese non ha più molto da dare alla causa. Sul campo quantomeno. Gattuso, secondo noi, potrebbe diventare una pedina utilissima se inserita nello scacchiere dirigenziale: un uomo che incarna appieno i valori rossoneri, che conosce le dinamiche di spogliatoio, energico e autorevole per mettere in riga quando serve.
Altro sicuro partente, salvo inaspettate decisioni dell’ultimo momento, sarà Flamini. Troppo basso il rapporto tra costo del lavoratore e prestazione offerta. Il francese, spesso infortunato, guadagna oltre 5 milioni netti (10 al lordo). Un’enormità per le casse rossonere, se consideriamo l’apporto del francese nelle sue stagioni rossonere. In casa c’e’ già chi potrà prenderne il posto la prossima stagione, Sulley Muntari, arrivato in prestito dall’Inter. Infine, la partenza di Zambrotta, potrà rappresentare l’occasione da cogliere al volo, per acquistare un terzino sinistro di caratura internazionale a cui affidarsi per diverse stagioni a venire.