EDITORIALE SUGONI LOPEZ BORRIELLO GUARIN / MILANO – Calciatori in cerca di riscatto. Non nel senso di rivincita, ma solo perché sono in prestito. La lista è lunga, l’esito non sempre scontato. Anche perché per trattenerli, le loro squadre attuali dovranno tirar fuori molti soldi. Al Milan, per esempio, Maxi Lopez costerebbe altri 8.5 milioni (dopo i 500 mila euro del prestito). Si meriterebbe di restare solo per la settimana passata in albergo in attesa del contratto. Se ci ha messo tanto per firmare, poi in campo ha subito fatto vedere quanto può essere utile: gol e assist ad Udine, prima che un infortunio lo costringesse a stare fuori. Nei prossimi due mesi dovrà giocarsi tutte le sue possibilità per un riscatto comunque molto probabile. Sicuro (perché obbligatorio) quello di Caceres da parte della Juve, al Siviglia andranno 8 milioni. Più complicato invece il discorso che riguarda Marco Borriello. Chissà se i bianconeri (che hanno le mani su Destro, attualmente in prestito dal Genoa al Siena) decideranno di tirare fuori i 7.5 milioni che servono per prenderlo definitivamente dalla Roma, visto anche che Conte non lo impiega esattamente con continuità e vista soprattutto la ricerca di un top player davanti sul mercato internazionale. Da dove l’Inter a gennaio ha pescato Fredy Guarin. Oggetto fin qui piuttosto misterioso, ma solo a causa dei suoi problemi fisici. Certo gli 11.5 milioni necessari per assicurarselo sono molti, ma solo un anno fa costava almeno il doppio. Se sulla panchina dell’Inter arriverà davvero Villas-Boas (che lo conosce molto bene) la permanenza di Guarin sarà una certezza, ma anche senza il portoghese resta molto probabile. Più incerto il futuro di Angelo Palombo (4.5 milioni il prezzo da pagare alla Samp), chiaro invece quello di Mauro Zarate: 15 milioni sono troppi e le partite in cui l’argentino – arrivato all’ultimo giorno del mercato estivo – ha impressionato, sono state veramente troppo poche. Intanto tornerà a Roma (alla Lazio), poi si vedrà. Come – restando a Roma, ma alla Roma – è da capire il destino di Kjaer e Marquinho. Per far rimanere il difensore danese – che ha vissuto una stagione di alti e bassi – ci vorranno altri 7 milioni, da aggiungere ai 3 già pagati per il prestito. Il centrocampista brasiliano invece viaggia su cifre più basse: meno di 5 milioni. Non è una questione di cifre la permanenza di Borini: a Roma è esploso e la Roma a gennaio ha già trasformato il prestito con diritto di riscatto in comproprietà con il Parma. Un rinnovo della comproprietà a giugno e un altro anno in giallorosso potrebbero essere la soluzione migliore per tutti. E ad oggi anche la più probabile. Il Parma invece dovrà definire un’altra comproprietà: quella di Giovinco con la Juve. “Parma? Juve? Non escludo nulla, nel calcio tutto è possibile” ha detto Sebastian, ospite da noi a ‘Sky’. Magari inconsapevolmente, ma ha già lanciato il primo tormentone del prossimo mercato estivo.
Alessandro Sugoni