RadioCalciomercato.it, esclusivo De Grandis (Sky): “Ecco perché dico no alla moviola in campo”

RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO / ROMA – Questa sera andrà di scena l’amichevole internazionale tra Stati Uniti e Italia, con una formazione inedita per gli ‘Azzurri’, soprattutto in attacco. Per parlare di questo, ma anche di altri temi caldi come Roma-Lazio e Milan-Juventus, RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Stefano De Grandis, giornalista di ‘Sky Sport’.

NOVITA’ ITALIA – Balza all’occhio la decisione del c.t. Prandelli di schierare un tandem d’attacco inedito quale Giovinco-Matri. “E’ un’amichevole, ma anche, come sempre, la possibilità di mettersi in mostra – ha spiegato De Grandis -. I giocatori in Nazionale non sottovalutano l’impegno, sanno di giocarsi qualcosa. Prandelli ha in mente la sua Italia in linea di massima, ma è chiaro che deve valutare le alternative. In attacco l’esperimento è motivato dalle assenze di Balotelli e Rossi: manca un centravanti solido e continuo. Matri da fare la riserva nella Juventus è passato ad essere titolare in azzurro, il che dà l’idea di quanto sia aleatoria la situazione nel reparto offensivo della Nazionale”.

AZZURRO FACILE? – All’ipotesi che ottenere la convocazione con la Nazionale maggiore sia diventato troppo facile rispetto a qualche tempo fa, De Grandis ha replicato ai nostri microfoni: “Ogbonna gioca da tanti anni: si vedeva dalle sue prime uscite che aveva stoffa. E’ vero che, rispetto a tanti anni fa, c’è più varietà di giocatori, a volte con alcuni di non grandissimo talento, ma non è il caso di Ogbonna e Matri. Se Balotelli fosse leggermente più saggio la maglia numero 9 sarebbe sua senza dubbi”.

CODICE ETICO – Dagli ‘Azzurri’ ai giallorossi: la scelta dei codici etici sta ‘spopolando’ in Italia. La Nazionale ne ha adottato uno, stesso discorso per la Roma. “Sono d’accordo fino a un certo punto con i codici etici. Quello adottato da Prandelli mi è piaciuto, ma si sta esagerando: se un giocatore, come Cassano anni fa, esce dal campo buttando la maglia e facendo le corna all’arbitro, è giusto che vada censurato, perché rappresenta l’Italia in Nazionale. L’espulsione di Osvaldo con l’Atalanta mi sembra un’esagerazione: non ci si deve accanire come censori. Per Luis Enrique il discorso è ancor più particolare: mettere in tribuna De Rossi per tre minuti di ritardo è un’azione alla Tafazzi, cioé prendere una bottiglia e scagliarsela con violenza al di sotto della cintura… Nessun giocatore della Roma chiederà mai la testa di De Rossi: si possono dare indicazioni alla squadra senza essere integralisti islamici”.

ROMA-LAZIO – Inevitabile toccare l’argomento derby, che monopolizzerà il calcio la prossima domenica. “La Lazio ha molti infortunati. Non manca nessun perno della squadra, ma mancano giocatori comunque importanti: non ci sono terzini a disposizione in questo momento. La Roma soffre i molti squalificati, e la diversa classifica, con la responsabilità di giocare in casa e doversi rifare del derby d’andata, le addossa maggiori pressioni. Per queste ragioni non vedo una favorita nella stracittadina”.

NO ALLA MOVIOLA – Infine, una presa di posizione importante di De Grandis, a fronte delle polemiche scaturite da Milan-Juventus: “Sono contrario alla moviola in campo. Lo strumento tecnico va bene, che sia aggiungere uomini o strumenti. La moviola no per un motivo semplice: si decide in pochi secondi, e sulla porta per i gol-fantasma si possono mettere delle telecamere. In fuorigioco non si può puntare sulla moviola: se l’arbitro fischia e non era fuorigioco, cosa si fa? Chi prende il pallone? Le partite durerebbero tantissimo così. Basterebbe capire che, oltre al centravanti che sbaglia, anche l’arbitro può sbagliare. Le grandi potenze come Milan e Juventus non accettano gli errori, ma quando le piccole realtà come il Chievo patiscono disattenzioni arbitrali nessuno dice niente”.

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