Campioni ai Raggi X: Alessandro Matri, 1 goal ogni 2 partite

Alessandro Matri (Getty Images)

ALESSANDRO MATRI RAGGI X / TORINO – Sabato scorso, in Milan-Juventus, Conte lo ha tenuto in panchina per 68 minuti prima di buttarlo nella mischia e riporre in lui le flebili speranze di agguantare il pareggio. Alessandro Matri ha impiegato solo 450 secondi per trafiggere Abbiati ma il guardalinee ha reso tutto inutile segnalando un fuorigioco inesistente. Giusto il tempo di smaltire l’arrabbiatura e lui era di nuovo lì, al 83’, nel posto giusto al momento giusto: 1 a 1, match finito e largo alle polemiche post-partita da cui, però, l’attaccante nato a Sant’Angelo Lodigiano ha saputo saggiamente tenersi alla larga. Aveva, del resto, altro a cui pensare: il goal numero 19 in 38 partite disputate in campionato con il club piemontese, nonché la convocazione da parte del ct Prandelli in vista dell’amichevole che l’Italia giocherà contro gli Stati Uniti.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Attaccante moderno forte fisicamente ma molto dinamico, è dotato di discreta tecnica che gli permette di dialogare efficacemente palla a terra con i compagni di squadra. Il suo meglio, però, lo offre quando gioca in profondità verso il cuore dell’area di rigore dove risulta letale per i portieri avversari.

LA CARRIERA – Curiosamente l’esordio in Serie A dell’attuale numero 32 bianconero avviene, nel maggio 2003, proprio con la maglia del Milan. A favorire il debutto di un allora ventenne Matri è, fatto ancora più bizzarro, l’ingente turnover dettato dalla finale di Champions League in programma quattro giorni dopo tra il club rossonero e… la Juventus!
Dopo un anno trascorso nella ‘primavera’ del club di Via Turati, l’attaccante approda in Serie C1. Nelle due annate in prestito in provincia, prima al Prato poi al Lumezzane, realizza 19 reti in 69 presenze.
Nel 2006, il Rimini lo acquista a titolo temporaneo per completare un reparto d’attacco già nutrito di nomi eccellenti (Ricchiuti, Jeda, Moscardelli) per la serie cadetta. Il calciatore riesce, comunque, a ritagliarsi un discreto spazio siglando nell’unica stagione in biancorosso 4 goal in campionato e 1 in Coppa Italia.
L’11 Giugno 2007 inizia l’avventura di Matri nel Cagliari, club nel quale raggiungerà la sua definitiva consacrazione. Trasferitosi prima in comproprietà e poi a titolo definitivo, l’ex rossonero lega le sue fortune al destino dell’altro fiore all’occhiello del reparto offensivo sardo: Robert Acquafresca, giocatore con il quale si alternerà al centro dell’attacco per diversi anni. Non a caso, è nel 2009/2010 (con il suo rivale ormai non più in rossoblu) che il centravanti vive il suo exploit con 13 reti in campionato. L’anno successivo migliora ulteriormente la sua media realizzativa, trovando la via del goal 11 volte in metà stagione. Il girone di ritorno, infatti, lo disputa con addosso altri colori.

IN BIANCONERO – Nel gennaio 2011, la Juventus ha acquisito la metà del suo cartellino per 2.5 milioni di euro, riservandosi il diritto di completare il trasferimento a giugno in cambio di altri 15,5 milioni. Matri ha saputo giocarsi bene le sue carte meritandosi a suon di goal il riscatto definitivo e le prime convocazioni nella nazionale italiana. I suoi numeri in bianconero sono, del resto, sbalorditivi: in poco più di un anno il calciatore ha mantenuto una media realizzativa pari ad 1 goal ogni 2 partite. Reti pesanti che, Conte permettendo, possono trascinare la ‘Vecchia Signora’ alla conquista del sospirato Scudetto. Il tecnico leccese, dopo il match contro il Milan, sembra aver compreso l’importanza di avere un giocatore simile al centro dell’attacco. Ora è il turno di convincere Prandelli, in vista dei prossimi Europei.

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