RadioCalciomercarto.it, esclusivo Moggi su Milan-Juventus: “Peseranno le assenze rossonere”. E su Calciopoli e il futuro di Lippi…

RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO MOGGI / ROMA – Intervenuto ai microfoni di RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, l’ex dg della Juventus Luciano Moggi ha commentato la super sfida di domani sera a ‘San Siro’ tra i bianconeri ed il Milan: “E’ sempre stata una partita che ha deciso cose importanti come scudetti o Champions. Stavolta non sarà così determinante perchè arriva a molte gare dalla fine del campionato, ma sarà importantissima sotto il piano psicologico. Nessuna delle due squadre vuole perdere il filone positivo. Anche in quello 0-1 era squalificato Ibrahimovic (ai tempi bianconero, ndr), ma come predisse Galliani segnò la riserva, di lusso perchè era Trezeguet”.

Stavolta l’assenza dello svedese potrebbe pesare di più: “Secondo me chiunque vorrebbe Zlatan sempre in campo, è una mancanza importantissima per i rossoneri. Boateng? Sarebbe una mancanza grave, ma il fatto che dicono che lo portano in panchina potrebbe voler dire che lo fanno giocare. Il Milan rischia di più proprio per queste assenze, che tolgono anche tranquillità agli altri giocatori”.

Conte, ex pupillo di Moggi, sta risollevando le sorti della Juve: “Già da giocatore aveva dato dimostrazione di essere potenzialmente un buon allenatore. Per il resto, ha vinto due campionati di Serie B e ha sempre dimostrato di saper trasmettere qualcosa ai giocatori. Inoltre ha il dna juventino, sa a memoria quello che ripetevamo quotidianamente e cioè che quando si hanno carenze qualitative si può sopperire con la mentalità. Analogie tra questa Juventus e la mia? La mia era un pochino meglio (ride, ndr). Addirittura la finale del Mondiale 2006 sembrava un nostro allenamento. Avevamo Trezeguet e Mutu in panchina, quindi è impossibile fare un paragone, ma questa squadra è una sorpresa per tutti”.

La conversazione scivola inevitabilmente su Calciopoli e sulla condanna a 5 anni e 4 mesi: “Paparesta? C’era un capo d’imputazione poi archiviato, perchè non esisteva, ed era quello di sequestro di persona. Non c’erano le chiavi in quella porta. Calciopoli? Il campionato era regolare, il sorteggio pure. Appurato questo, e lo ha fatto un tribunale, non capisco perchè non vengano restituiti gli scudetti alla Juventus. Ripeto, non l’ho detto io ma un tribunale. Eravamo in un momento di debolezza dovuto alla scomparsa di Agnelli e ci hanno preso. Il problema è particolare, dalle motivazioni si capisce che è stato costruito un ‘reato di pericolo’ perchè le intercettazioni non si sono mai verificate. E’ stata una cosa forzata. La Juventus si è dissociata dal mio operato? Voglio lasciare ai miei avvocati l’interpretazione di questo”.

Infine, qualche considerazione di carattere tecnico e sul mercato: “Napoli? L’allenatore ha creduto di più nella Champions rispetto al campionato. Lo si è visto quando Mazzarri ha fattor iposare 7 giocatori alla quarta giornata, quando non si è ancora stanchi, ed ha perso col Chievo, e poche giornate dopo col Catania. Sono questi i punti che mancano a una squadra che, altrimenti, avrebbe potuto puntare all’obiettivo. Lippi alla Lazio? Avrebbe tutto da perdere, se Reja lascia una squadra terza in classifica ci sarà un motivo. Lo vedrei bene nella Nazionale degli Emirati Arabi. Zeman? Può non starmi simpatico per le stupidaggini che dice, ma non si può togliere niente a quello che sta facendo con il Pescara che è straordinario. Gasperini potrebbe andare ad allenare il Parma“.

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