Mercato Roma, Sabatini su Marquinho, futuro e…

MERCATO ROMA SABATINI MARQUINHO FUTURO / ROMA – E’ arrivato il giorno di Marquinho. Ottenuto il transfer, il centrocampista brasiliano è stato presentato ufficialmente in conferenza stampa come nuovo giocatore della Roma. A parlare di lui è intervenuto Walter Sabatini, d.s. giallorosso, che ha dichiarato: “Marquinho non è stato ricevuto in pompa magna: lo abbiamo tenuto un po’ nascosto, deve guadagnarsi la condizione fisica. E’ arrivato in prestito con diritto di riscatto: una formula scelta per prudenza, che abbiamo voluto noi, perché tutti i giocatori, anche quelli forti, potrebbero incorrere in difficoltà di ambientamento e quant’altro. E’ solo una formula che ci agevola, ma non sarà lui a decidere il riscatto: dovrà solo dimostrare di essere un giocatore forte. Basterà una sola partita per trattenerlo a Roma”.

D.S. FINO A QUANDO? – “Il mio contratto è marginale. Non ho ricevuto offerte da nessuno tranne che dalla mia società, e voglio ringraziarla per l’estensione. Sono orgoglioso di ricoprire questa carica, e preferisco un contratto annuale ad uno triennale: De Rossi mi ha definito un uomo poco sereno, e ha ragione, perché voglio firmare il contratto solo quando sarò tranquillo di aver lavorato bene. La Roma va guadagnata, non ti spetta per diritto divino”.

PROGETTO – “Dobbiamo ambire a qualcosa, ma per farlo serve un’idea di gioco, non rivoluzionaria, ma un modo di interpretare le gare. Abbiamo scelto un tecnico dalle idee innovative, con un calcio esclusivo in Italia, e dobbiamo vincere le partite. Siamo vittime di qualche rovescio, ma non sarà un piano quinquennale: la nostra affermazione sarà molto più veloce. Se non ci sarà un’affermazione tecnica e sportiva di questa squadra, evidentemente qualcuno avrà sbagliato”.

SCUDETTO – “La proprietà è molto presente anche se distante, e con Baldini e Fenucci è stato tracciato un piano di potenziamento della squadra. E’ improbabile poter rinforzare una squadra e renderla vincente con tre-quattro acquisti se non si sarà già stabilita una forte identità nel gioco e nei comportamenti. Noi da questo punto di vista siamo molto soddisfatti perchè sta nascendo e crescendo nella testa dei giocatori un’idea molto forte di chi sono e chi dovranno essere in futuro. Ci manca un po’ di convinzione per essere al livello delle altre: avessimo fatto risultato a Siena oggi saremmo in un’orbita diversa”.

MERCATO E OBIETTIVI – “A gennaio non ci sono calciatori forti che si muovano in condizioni ordinarie. Cercheremo sempre di avere una rosa essenziale a livello di numeri: dovremo avere giocatori molto forti, siamo sulle tracce di calciatori d’alto profilo. Al momento in uscita non stiamo lavorando. Fallimento senza Europa? Bisognerà vedere come ci arriveremo, se in maniera passiva o meno. La Champions darebbe respiro alle casse e sarebbe prestigiosa, ma la proprietà non ci inibisce per le scelte che intendiamo portare avanti”.

BOJAN E KJAER – “Lo spagnolo ha segnato un gol più di Vucinic e quattro più di Borriello. Oggi non lo boccerei, ha trovato meno spazio di quanto ci si aspettava. Vedremo cosa riuscirà a fare. Il danese è entrato in un tunnel oscuro dopo il derby, ora va protetto”.

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